Il gruppo Del Conca spinge sull’acceleratore

Paolo Mularoni: "Anticipiamo la seconda fase dell'investimento nella Pastorelli Spa"

Una immagine scattata davanti allo stabilimento negli Usa. Da sinistra Enzo, assieme ai figli Marco, Davide e Paolo Mularoni

Una immagine scattata davanti allo stabilimento negli Usa. Da sinistra Enzo, assieme ai figli Marco, Davide e Paolo Mularoni

Rimini, 21 settembre 2016 - Il gruppo Del Conca spinge sull’acceleratore. Un segnale forte che intende dare la la stessa famiglia Mularoni a meno di un mese dalla scomparsa di chi ha portato il gruppo alla conquista dei mercati mondiali per pavimenti di alta qualità, Enzo Donald Mularoni. Alla vigilia del Cersaie, dove saranno presentate in anteprima tutte le nuove collezioni che verranno realizzate anche con i nuovi impianti, arriva la notizia che sarà anticipata la fase due del potenziamento della collegata Pastorelli, a Savignano sul Panaro, per un investimento di 15 milioni di euro.

In questi mesi si sta completando il raddoppio della capacità produttiva dello stabilimento americano di Del Conca Usa con un investimento di 30 milioni di dollari, oltre ai 50 investiti per la sua costruzione ultimata nel 2014. Parallelamente, nel primo trimestre 2016 la collegata Pastorelli Spa ha completato lo studio di un lay-out da realizzare nel proprio stabilimento di Savignano sul Panaro. La prima fase, da completarsi entro il primo trimestre 2017 con un investimento di 20 milioni di euro, consiste nella realizzazione di un impianto di tipo tradizionale per un incremento della produzione stimato in circa 2 milioni di metri quadrati all’anno.

«La seconda fase - spiega Paolo Mularoni, neo presidente di Ceramica Faetano, capofila del Gruppo Del Conca (già presidente di Del Conca Usa) - originariamente prevista per gli anni 2017/2019 con un investimento di ulteriori 15 milioni di euro ed un ulteriore aumento della produzione di 3 milioni di metri quadrati annui, ha subito una forte accelerazione. Oggi infatti annunciamo che la seconda fase è stata anticipata e sarà contemporanea alla prima, portando quindi l’investimento in Pastorelli a 35 milioni di euro. Non è solo la nostra vocazione a farci guardare avanti. Oggi è un obbligo perché ci troviamo ad operare in un mercato sempre più complesso e dobbiamo affrontare problematiche legate alla sempre maggiore globalizzazione. Gli investimenti attualmente in corso ci mettono in condizione di ambire ad un aumento di fatturato di circa il 30-40 % nell’arco di un periodo da 3 a 5 anni».