Lavoro, l'allarme della Cgil a Rimini: "Due euro per pulire la camera d’hotel"

"Esploso il ricorso ai voucher, ma cala l’occupazione"

Un’addetta alle pulizie

Un’addetta alle pulizie

Rimini, 15 dicembre 2016 - Il lavoro stagionale è ormai ridotto a un ‘accessorio’. E’ la Cgil a fotografare l’esplosione dei voucher come modalità di pagamento del lavoro stagionale. I voucher, nati come possibilità per pagare lavoro occasionale (baby sitter ad esempio), oggi sono diventati una scelta sempre più diffusa nelle attività turistiche. «Se lo scorso anno – precisa Isabella Pavolucci segretaria Filcams Cgil - i voucher venivano utilizzati a inizio e fine stagione mentre nei due mesi centrali di luglio e agosto le assunzioni erano a contratto, ora in molti casi i voucher coprono tutto il lavoro estivo. Pertanto si può dire che il lavoro accessorio ha sostituito il lavoro subordinato». In hotel, ristoranti e infine nel commercio, le assunzioni nei primi sei mesi dell’anno sono diminuite rispettivamente del 7,2% e 5,4%.

Niente garanzie, niente ferie o malattie, tutto si riduce in un tagliando che viene rilasciato dal tabaccaio. Nei primi dieci mesi del 2016 ne sono usciti dai ‘tabacchi’ del riminese 1.444.429 (su 1.850.685 totali). Il presente e il futuro dei lavoratori stagionali comincia e finisce sui bordi di questi foglietti. Lo scorso anno il numero complessivo si era fermato a 1,5 milioni nei dodici mesi. Il ricorso in massa a questo tipo di pagamento della prestazione lavorativa si riflette anche nel numero delle Naspi, la vecchia disoccupazione.

Infatti l’uso dei voucher, denuncia il sindacato fa venire meno le condizioni per chiedere la Napsi. Nel 2015 le richieste di disoccupazione sono calate passando da 31.779 del 2015 a 25.521 del 2016 (fino al 22 novembre). Nel solo periodo estivo (domande presentate tra l’1 settembre e il 30 novembre), la diminuzione di Naspi è di 612 domande. Dietro ai numeri c’è una comunità che sta cambiando, ma in peggio. «Un tempo un lavoratore stagionale sopravviveva dignitosamente magari integrando con qualche lavoretto invernale. Oggi questo è impossibile» dice Graziano Urbinati, segretario della Cgil. L’altro aspetto riguarda la qualità del lavoro. «Per la pulizia di camere in hotel si arriva a pagare 2 euro a stanza, come è già accaduto». Per Urbinati, «si parla tanto di promozione turistica, ma sarebbe bene parlare anche di qualità del lavoro». Sono 14mila i riminesi che hanno firmato per il referendum sul jobs act che chiede anche l’eliminazione dei voucher.