Viserbella ‘mangiata’ dal mare: "Persi 15 metri di spiaggia"

Intanto il Comune va avanti con le scogliere soffolte a nord

Erosione della spiaggia a Viserbella

Erosione della spiaggia a Viserbella

Rimini, 30 agosto 2014 - AIUTO, mi è si è ristretta la spiaggia. In pochi mesi, e nonostante il ripascimento, le correnti e le mareggiate a Viserbella si sono mangiate 5 metri di arenile. «E negli ultimi tre anni, la spiaggia si è accorciata, a secondo delle zone, di 10 o anche 15 metri», rivela Luca Donati, uno dei titolari del Marina di Viserbella (bagni 48-49). Le foto non lasciano spazio a dubbi: gli ultimi giorni hanno ‘spazzato’ via un’altra importante fetta di arenile, creando una sorta di scalino sulla spiaggia. «Se dopo l’estate non si interverrà sulle scogliere e con un ripascimento sostanzioso, l’anno prossimo a Viserbella dovremo togliere una o due file di ombrelloni», continua Donati. Che, insieme ad altri bagnini di Viserbella, invoca «lavori urgenti e consistenti come quelli che si stanno facendo a Viserba».  PROPRIO IERI la giunta ha deciso di affidare all’ingegner Alessandro Mancinelli l’incarico di proseguire il monitoraggio della situazione dell’erosione e della qualità delle acque nella zona nord, proseguendo lo studio iniziato dopo il completamento del primo stralcio dell’avamporto sul molo di Rimini. «L’indicazione fornita da Mancinelli — spiega l’assessore l’assessore ai Lavori pubblici Roberto Biagini — è quella di valutare il rapporto dell’Arpa del 2013 e proporre soluzioni conseguenti. Abbiamo stanziato circa 600.000 euro quest’anno per gli interventi sulle scogliere a Rimini nord e abbiamo necessità di avere prima possibile il dettaglio preciso della situazione, per approvare così il progetto di continuazione delle scogliere soffolte e dell’allargamento delle imboccature». Intervento che sarà effettuato dopo l’estate. Il progetto delle scogliere soffolte, ricorda il capogruppo Pd Mattia Morolli, «viene portato avanti di comune accordo con gli operatori, ma ci occuperemo anche della situazione di Viserbella». PER BIAGINI l’emergenza di Viserba, in particolare a sud del porticciolo, «è la mancanza e la scarsa qualità delle acque, dovute al mancato riciclo dell’acqua stessa a causa della consistenza e dell’altezza delle scogliere». Se su Viserba l’intenzione è quella di andare avanti con le scogliere soffolte, a Viserbella «il rischio è quello di ritrovarci con un’erosione sempre più forte, a causa del movimento ondoso – conclude Donati – Sono stati fatti vari ripascimenti, ultimo quello d’emergenza a metà luglio dal Servizio tecnico di bacino (l’ex Genio civile) che ha compiuto un grande sforzo. Ma tutto questo non basta: senza un piano di intervento strutturato, rischiamo di perdere ancora metri e metri di spiaggia, in una zona dove già l’arenile è strettissimo».