Martedì 16 Aprile 2024

Sos Rimini: nasce la rete virtuale per difendersi da ladri e rapinatori

Marco De Benedictis, il viserbese che gestisce la pagina Facebook: "Vogliamo essere l’occhio e l’orecchio delle forze dell’ordine"

IN RETE L’ideatore della pagina Facebook, Marco De Benedictis

IN RETE L’ideatore della pagina Facebook, Marco De Benedictis

Rimini, 29 gennaio 2015 - Si chiama ‘Sos Rimini’ ed è una nuova pagina Facebook dedicata alle segnalazioni di furti e atti criminosi. Funziona? «L’ho aperta pochissimi giorni fa e, purtroppo, e già arrivata la prima denuncia con tanto di foto più che esplicative, quella alla gelateria ‘Pellicano’ di via Euterpe», attacca Marco De Benedictis, viserbese 50enne gestore del sito, già coordinatore FI della Commissione dei diritti del cittadino, per cinque anni al locale Quartiere.

Quante iscrizioni ha sinora?

«Siamo già oltre quota cento, nel giro di 72 ore. Lo considero incoraggiante».

Quale il suo obiettivo?

«Come ho anche scritto sul web – prosegue De Benedictis – il gruppo vuole essere occhio e orecchio per le forze dell’ordine. Senza sostituirsi in nessun modo al loro ruolo fondamentale».

Niente ronde insomma.

«Nulla del genere. Vogliamo che vengano condivisi, magari in tempo reale, creando una rete informatica di aiuto reciproco, tentativi di furto, atti vandalici e quant’altro che attentano sempre più in maniera invasiva alla nostra sicurezza e tranquillità».

Oltre a commenti entusiastici, e a chi racconta di aver subìto furti recenti, non manca qualche ‘testa calda’ pronta a imbracciare addirittura le armi.

«A queste persone ho subito risposto chiarendo che dobbiamo limitarci a segnalare gli atteggiamenti sospetti o eventuali reati. In questi mesi c’è stato un vero boom di furti, dobbiamo cercare di arginarli, senza sostituirci alle forze dell’ordine ma aiutandole a ripulire la città».

Come le è venuta questa idea?

«Lo scorso 21 gennaio, di pomeriggio, i miei vicini di casa hanno subìto un furto. Le mie telecamere hanno filmato quattro persone che si sono arrampicate al terzo piano entrando nella loro casa».

Erano incappucciati?

«Per niente, a volto scoperto, sui 25-30 anni, ovviamente molto agili. Probabilmente erano scesi da un’Audi A4 o A6 con tettuccio in vetro, transitata, si vede nelle immagini, poco prima della loro ‘scalata’».

Avrà fornito il video ai suoi vicini o alle forze dell’ordine...

«Certamente, mi auguro gli sia utile. Comunque, tornando alla domanda, quella è stata la goccia che mi ha fatto decidere a cercare di fare la mia parte. Oggi a loro, domani potrebbe capitare anche a me, così come accade ogni giorno a tantissimi riminesi, sempre più impauriti».

Lei su Facebook ‘posta’ anche dei link dove si vedono cani da guardia di varie razze. Perché?

«Cani da guardi, antifurti, porte blindate, videosorveglianza sono i soli mezzi che la legge consente ai cittadini per difendersi. Oltre al senso civico, sul quale io intendo lavorare».