Al borgo Sant'Andrea si fa festa

Da sabato 10 a mercoledì 14 ottobre,in via Saffi e dintorni a Rimini si alzano i calici tra storia e sapori

festa del Borgo Sant'Andrea

festa del Borgo Sant'Andrea

Rimini, 7 ottobre 2015 - PANE al pane, e «vino al vino» come scrisse Mario Soldati. E saranno proprio gli insegnamenti del celebre scrittore, giornalista e regista a ‘guidare’ questa nuova edizione (l’ottava) della Festa del borgo Sant’Andrea, in programma il 10, l’11, il 13 e il 14 ottobre tra via Saffi e dintorni.

Come la Festa de’ borg a San Giuliano, anche quella del borgo Sant’Andrea è diventata - fin da subito - qualcosa di più di una semplice kermesse enogastronomica. E’ la celebrazione della memoria e dell’identità di un luogo che, storicamente, come ricorda il presidente dell’associazione del borgo, Giovanni Tiboni, «è sempre stata la ‘porta’ di Rimini. Chi andava in città, puntualmente si fermava nel borgo Sant’Andrea, che era popolato di osterie e attività». Il buon vino e il buon cibo saranno allora protagonisti, in una sorta di «viaggio lungo il Po», lungo l’Emilia Romagna, proprio come raccontò Soldati attraverso una delle prime inchieste sull’enogastronomia. Non sarà solo una metafora: lungo via Saffi, su una barca (di cartone) attori e musicisti racconteranno storie popolari, aneddoti. 

Tra via Saffi e dintorni saranno allestite quattro osterie, mentre la piazza dell’ex Foro boario sarà il ‘borghetto della salute’ con il mercatino dei prodotti per il benessere, e via del Lavatoio si trasformerà nella strada del vino dove gustare - accompagnati da alcuni sommelier - vini doc insieme a formaggi e vari prodotti tipici. Poco più in là via del Montefeltro sarà la via dei Mercanti, mentre il parcheggio di via Melozzo sarà la meta di grandi e piccini con i concerti e gli spettacoli. Non mancheranno momenti culturali e religiosi, perché la festa anche quella della parrocchia di san Gaudenzo, patrono di Rimini.

Da segnalare il restauro di un quadro del pittore riminese Boldrini del 1858, e lo svelamento della lapide che ricorda le 30 vittime (tra cui 24 borghigiani) del bombardamento del 28 dicembre 1943. Tantissimi gli appuntamenti in programma tra incontri, mostre, proiezioni (anche in collaborazione con Anna e Wolfango Soldati). Non mancherà la lotteria abbinata alla festa: il primo premio è una Opel. Il premio più grande se l’è già fatto il borgo, riuscendo ad allestire anche stavolta la festa «grazie all’aiuto di commercianti e operatori, e al lavoro di quasi cento volontari».