Seminano il terrore in un parco sparando con un finto kalashnikov

Riccione, denunciato dai carabinieri un giovane per procurato allarme

I carabinieri hanno denunciato un giovane per procurato allarme

I carabinieri hanno denunciato un giovane per procurato allarme

Riccione (Rimini), 3 febbraio 2016 - «Correte, ci sono due uomini che sparano al parco vicino all’ospedale». E’ lunedì pomeriggio, sono da poco trascorse le 16 quando il centralino dei carabinieri di Riccione va in tilt. Decine e decine di persone chiamano, terrorizzate, chiedendo ai militari dell’Arma di intervenire subito. Il contenuto è sempre lo stesso: due uomini armati, pare di un fucile di precisione, stanno seminando il terrore, nei pressi dell’ospedale, nel giardinetto che si trova lato mare, vicino all’ingresso del pronto soccorso del ‘Ceccarini’.

«Sparano, sono armati, impugnano un fucile grande», riassumono i vari utenti. Una gazzella dei carabinieri parte a tutta velocità in direzione dell’ospedale. Si teme il peggio. Quando i militari dell’Arma arrivano nel piccolo polmone verde trovano due giovani. Uno dei due impugna un’arma. Sembra in tutto e per tutto un temibile kalashnikov ak 47. Non ha neanche il tappo rosso di precisione. I carabinieri si avvicinano ai due giovani, entrambi di origine ucraina, uno di 35 anni e l’altro di 26. Sono tutti concentrati nello sparare alle fronde degli alberi del giardinetto.

Non si sono resi conto di aver seminato il terrore tra i passanti ed i residenti della zona dell’ospedale. «Stavamo solo provando questo fucile che ho appena acquistato a San Marino», si giustifica uno dei due stranieri. I carabinieri controllano subito quello che sembra un kalashnikov ak 47. In realtà si rivela essere un’arma giocattolo, di ottima fattura, ma un giocattolo.Convocati in caserma, uno dei due giovani si assume tutte le responsabilità del caso.

«Sono stato io ad acquistare l’arma sul Titano e sono stato io a proporre di provarla, sparando contro le piante. Non volevamo fare del male a nessuno, stavamo solo giocando fra di noi», si è subito giustificato con i militari dell’Arma. Ma questo non gli ha evitato di finire nei guai con la giustizia. E’ stato, infatti, denunciato per procurato allarme. E prima di usare quel nuovo giocattolo adesso forse ci penserà su due volte.