San Marino: piscina invasa dai fumi di cloro, dieci bimbi in ospedale

Stavano nuotando quando è arrivata la nube tossica

Piscina Tavolucci, foto Pruccoli

Piscina Tavolucci, foto Pruccoli

San Marino, 25 marzo 2015 - Dieci bimbi intossicati dai fumi del cloro nella piscina di Borgo Maggiore: sette sono stati dimessi in serata dal Pronto soccorso dell’ospedale di Stato, tre sono rimasti in osservazione.

I bambini, di età compresa tra i dieci e tredici anni, erano nella piscina dei Tavolucci a San Marino nel pomeriggio di ieri quando una sorta di nube dal classico odore di cloro ha invaso i locali della piscina. Gli istruttori si sono accorti immediatamente dello stranissimo fumo ed hanno avuto la prontezza di far uscire i bambini dalle vasche e li hanno messo sotto le docce per lavare via eventuali sostanze, visto che in quel momento non era ben chiaro che cosa stesse succedendo.

QUELLO si è capito poco dopo quando sul posto sono arrivate le squadre della Polizia civile che hanno competenze anche per quanto riguarda la sanità pubblica, insieme agli uomini della Protezione civile e quelli del Servizio igiene ambientale.

All’esterno dei locali sono collocate delle cisterne che contengono il cloro: nell’effuare il travaso all’interno di tali cisterne una certa quantità di prodotto è caduta in terra. La sfortuna vuole che proprio lì siamo collocati anche gli aspiratori che forniscono l’aria per i locali esterni ed hanno aspirato il cloro vaporizzandolo e inviandolo all’interno, dove ci sono le vasche e tutti gli altri locali della piscina. Da qui la strana nube dal cattivo odore che, questa volta, è stato provvidenziale per mettere in allarme gli istruttori.

SUL POSTO è intervenuta anche l’ambulanza, ma i bambini sono stati praticamente tutti portati in Pronto soccorso dai rispettivi genitori.

Qui sono stati visitati dai medici per verificare che non fossero presenti intossicazioni di tipo più grave. Ma così, a tutto ieri sera, non sembrava. Bruciore agli occhi, al naso e alla gola per tutti, ma nulla di allarmante tanto che sette bimbi su dieci sono stati dimessi nel giro di un paio di ore. Per tre di loro, con qualche problema di asma, i medici hanno ritenuto necessario un periodo di osservazione un po’ più lungo, ma a scopo puramente cautelativo. Per nessuno, infatti, sono stati riscontrati problemi respiratori, nausea o svenimenti. All’interno della piscina, intorno alle 16, si trovavano anche alcune signore che stavano per iniziare la propria lezione di acquagym e due custodi. Ma nessuno di loro è stato intossicato e quindi non ha avuto bisogno di cure mediche.

«ORA è superfluo – spiega Eros Bologna, segretario generale del Comitato olimpico nazionale sammarinese che gestisce tutti gli impianti sportivi della Repubblica – parlare di tutto ciò che non riguarda direttamente la salute dei ragazzi. Sono andato personalmente al Pronto soccorso, di concerto con i dirigenti dell’Istituto per la sicurezza sociale di San Marino per mettermi a disposizione delle famiglie, per verificare le condizioni di chi era rimasto coinvolto in questo spiacevole incidente e dimostrare loro la vicinanza del nostro ente». Nei prossimi giorni «verificheremo quanto accaduto e accerteremo le responsabilità. Per il tempestivo intervento, che ha fatto sì che si potessero evitare complicazioni peggiori, voglio ringraziare il Pronto intervento, la Polizia civile, l’Istituto per la sicurezza sociale e il Sia oltre agli istruttori della Federnuoto e al personale del Cons».