Annegato a 16 anni, il funerale in mare per Maurizio. Le foto

L’addio di genitori e amici al ragazzo morto al largo di Pesaro: "Lui è qui con noi"

La madre di Maurizio Zanzani guarda il mare durante il funerale del figlio (Bove)

La madre di Maurizio Zanzani guarda il mare durante il funerale del figlio (Bove)

Rimini, 25 luglio 2016 - «Lui è qui con noi, io lo so». Mamma Marina è serena mentre lancia i fiori in mare. Sente Maurizio accanto a sé, tra le onde, a pochi metri dalla piattaforma, un sogno per chi ama nuotare sui fondali, che due settimane fa si è trasformato in un incubo. Colpa di quell’ultimo e interminabile tuffo. Il suo ragazzo che non riemergeva più, il soccorso del padre Rino, la corsa verso la costa e l’ospedale. Sono trascorsi solo pochi giorni dalla scomparsa di Maurizio Zanzani, 16enne di Rimini annegato a largo di Pesaro.

Ieri i genitori sono voluti tornare sul posto (FOTO). Lo hanno fatto con gli amici. Alle 8,30 l’imbarcazione è partita dal porto di Rimini. A bordo anche don Claudio Parma, due amici di scuola di Maurizio, due suoi insegnanti. A prendere il mare uan decina di imbarcazioni.

Durante l’ora di viaggio per arrivare a ridosso della piattaforma il corteo ha incrociato altre imbarcazioni salpate dai porti di Bellaria e di Vallugola. «Sono stati i nostri amici a organizzare tutto – spiega Marina Marcato – io non ce l’avrei fatta. Domenica scorsa avevamo rinunciato per le condizioni del mare. Questa volta non potevamo rimandare. Ma non è facile uscire dal porto dopo così poco tempo. E’ una cosa molto forte tornare lì».

Il mare ieri mattina era mosso. Dal cielo cadeva la pioggia, ma tutta quell’acqua non ha fermato le barche. Arrivate a poche centinaia di metri dalla piattaforma, i motori si sono fermati e don Claudio ha celebrato messa. I canali radio delle barche erano sintonizzati sulla stessa frequenza e lo sono stati anche alla fine, quando da una delle imbarcazioni una ragazza ha intonato l’Ave Maria. Grazie alla Capitaneria di porto, il Gambin, la barca dei Zanzani si è avvicinata alla piattaforma permettendo ai genitori di lasciar cadere i fiori sulla superficie del mare. Lo dovevano a Maurizio.

Poi è toccato agli amici dare l’addio al ragazzo. Poi il ritorno sotto una pioggia sempre più fitta e il mare increspato. Un’ora di viaggio parlando di Maurizio, della sua forza, della bellezza che può racchiudere un ragazzo di 16 anni. Scossi dalle onde di quel mare che il figlio amava, confortati da una certezza: «Maurizio è con noi».