Giovane massacrato di botte per la bicicletta

Calci in faccia a un ventenne: rapinatori arrestati tra gli applausi a Marina Centro

L'arresto tra gli applausi

L'arresto tra gli applausi

Rimini, 25 agosto 2014 - «Venite, mi hanno rapinato». Erano da poco passate le 21,15 sabato sera quando al 113 della Polizia è arrivata l’accorata richiesta di aiuto da parte di un ragazzo che dichiarava di essere stato rapinato da tre giovani, poi fuggiti a bordo di un’auto. E quando la Volante è arrivata in viale Regina Margherita si è trovata di fronte un ragazzo di 20 anni, di origine albanese, ma da tempo residente a Viserba, ridotto ad un’autentica maschera di sangue.

Il ventenne raccontava agli agenti che qualche minuto prima, insieme ad un amico, stava percorrendo il viale in sella ad una moutain bike quando, all’improvviso, è stato superato da una Fiat 500 che, dopo avergli tagliato la strada, si è fermata in mezzo alla strada. Dall’auto scendevano tre giovani, forse ubriachi: uno di questi, armato di un grande coltello, si gettava subito di lui, un secondo lo minacciava con il collo di una bottiglia di vetro mentre il terzo, all’apparenza disarmato, lo colpiva con un violentissimo calcio al volto, procurandogli la frattura del setto nasale e di un incisivo.

Il ventenne cadeva a terra tramortito mentre i tre, dopo avergli rubato la mountain bike, la caricavano in auto per poi fuggire direzione Riccione. L’amico della vittima, seppure sotto choc, riusciva a prendere il numero di targa dei tre balordi e fornirlo subito alla Polizia che diramava immediatamente l’ordine di ricerca. La 500 risultava essere stata rubata qualche ora prima ad una pensionata riminese. La caccia all’uomo era così iniziata. Un’ora più tardi quella stessa macchina veniva individuata in zona Marina Centro, tra via Doria e viale Vespucci, dove i tre balordi l’abbandonavano per poi darsi alla fuga a piedi.

Ma gli agenti di una Volante erano già pronti a piombare sul terzetto ed a bloccarli con momenti di grandissima tensione, sotto l’occhio dei turisti presenti in zona mentre altri agenti accorrevano in soccorso dei colleghi. I tre malviventi cercavano di sfuggire, in tutti i modi, all’arresto, ma ai loro polsi scattavano le manette fra gli applausi scroscianti dei tanti presenti. In carcere finivano, T.D, 30enne riminese, S.D e S.V, un 38enne ed un 25enne residenti nel Torinese. I tre successivamente venivano anche riconosciuti dal titolare della sala giochi come gli autori della rapina da lui subita venerdì sera. Sul capo dei tre balordi pendono le accuse di rapina aggravata, ricettazione, violenza e resistenza a pubblico ufficiale, porto ingiustificato di oggetti ad offendere.