Scoppia la rissa: ci pensa il sindaco sceriffo

Gnassi vede i balordi dalla finestra e li segue in maniche di camicia

Il sindaco in azione

Il sindaco in azione

Rimini, 25 aprile 2015 - Cinque del pomeriggio, piazza Cavour. I soliti sbandati sotto i portici del municipio urlano e bevono. Ma un certo punto la situazione degenera. Volano spintoni, pugni, uno di loro lancia uno zaino.

La gente che si trova in piazza è spaventata dall’ennesima rissa. Chi interviene a sedarla? Andrea Gnassi. Il sindaco sente le urla dal suo ufficio, si precipita di sotto, insegue gli sbndati chiamando al telefono la Questura e i vigili. «Fammi vedere il coltello, ho visto che hai il coltello», intima il sindaco a uno dei balordi, mentre nel frattempo arrivano le forze dell’ordine. Gnassi racconta tutto ai poliziotti, indica uno a uno i protagonisti della rissa, scoppiata tra alcuni sbandati della zona e un gruppetto di napoletani.

Le volanti fanno un giro per il centro, individuano altri che hanno partecipato alla rissa e che nel frattempo si erano dileguati. Alla fine nessuno è stato arrestato, ma quattro persone sono state fermate e identificate. Andrea Gnassi, nel frattempo, è già rientrato in ufficio. Ma il sindaco-sceriffo (che già aveva fermato alcuni vandali e sbandati in passato) è pronto a tornare in azione.