Il marito di Guerrina Piscaglia, Mirko Alessandrini
Rimini, 26 settembre 2014 - Al centro della scena un’assenza: il mistero di Guerrina Piscaglia. Attorno a lei luci, indagini e lui, Mirko Alessandrini. Il marito della donna scomparsa il primo maggio scorso da Cà Raffaello, pugno di case tra Romagna e Toscana.
Mirko, sono passati cinque mesi dalla scomparsa di sua moglie. «Lo vedo negli occhi di nostro figlio Lorenzo. La prima cosa che fa appena sveglio è accendere il telefonino per vedere se c’è un messaggino di sua mamma».
Possibile che una mamma non si faccia più sentire? «È quello che ci chiediamo tutti».
Crede sia ancora viva? «Penso di sì. Ma non posso credere che di sua volontà abbia troncato il rapporto con Lorenzo».
Dove può essere? «Forse nascosta o imprigionata in un convento».
Padre Gratien Alabi, uno dei preti che reggeva la canonica di Cà Raffaello è indagato. Lo ha incontrato? «No, almeno non dopo che è stato trasferito».
Se lo incontrasse? «Vorrei chiedergli di dire tutto quello che sa».
Dalle indagini emerge che tra padre Gratien e Guerrina esistesse un rapporto di frequentazione. Che idea si è fatto? «Lì per lì non ci feci caso. Solo dopo ho iniziato a mettere assieme i pezzi».
Tra Guerrina e padre Gratien esisteva una relazione? «Non posso escluderlo e non posso confermarlo».
Cosa succedeva in quella canonica? «Padre Gratien mi chiamava spesso per fare lavoretti in canonica o per accompagnarlo a dire messa nei paesi vicini».
Non aveva la patente? I Ris hanno setacciato l’auto dei preti. Da ‘Chi l’ha visto’ è emerso che padre Gratien aveva un’altra auto, venduta due mesi dopo la sparizione di Guerrina. «Non posso entrare in certi dettagli».
Possibile che Guerrina non avesse dato nessun segnale? «Era sempre scontenta. Problemi di soldi? I miei genitori intervenivano sempre».
Non crede che Guerrina fosse provata da una situazione opprimente? «Non lo so».
Se Guerrina tornasse? «Forse non vorrei nemmeno sapere che cosa ha fatto in questi mesi. La amo, la amo ancora».