La disperazione del marito di Guerrina: "Torna a casa anche se vuoi lasciarmi"

Mirko Alessandrini interrogato ieri per oltre tre ore dal magistrato

E' scomparsa Guerrina Piscaglia

E' scomparsa Guerrina Piscaglia

Rimini, 9 settembre 2014 - «ANCHEse non vuoi più stare con me, non ti preoccupare ma fatti viva per nostro figlio Lorenzo». E’ l’appello disperato di Mirko Alessandrini, il marito di Guerrina Piscaglia, la donna scomparsa quattro mesi fa dal paesino toscano di Ca’ Raffaello. L’uomo è stato sentito di nuovo ieri mattina per oltre tre ore dagli inquirenti di Arezzo. Con lui c’era il suo avvocato, Francesca Faggiotto, ma l’uomo non ha ricevuto alcun avviso di garanzia. Anzi, i carabinieri sembrano essere ormai l’unico suo punto di riferimento. «Ringrazio le forze dell’ordine — dice — ci hanno davvero aiutato tantissimo».

«Il mio cliente è molto confuso — sostiene l’avvocato Faggiotto — disorietato, è come se vivesse in un bolla, quasi non si rende conto». E poi gli è arrivato anche il colpo di padre Gratien Alabi, il religioso amico di famiglia ora indagato per sequestro di persona. Dicono che il frate non abbia detto tutto quello che sa, nonostante nei giorni scorsi sia stato torchiato dal magistrato per sette ore. Per Mirko quella è stata una mazzata. «Gli ho fatto molti favori — mormora — ho sempre vissuto per la chiesa...». Alessandrini è sicuro che Guerrina sia trattenuta contro la sua volontà, che qualcuno le stia impedendo di mettersi in contatto con la famiglia. Al peggio non vuole nemmeno pensarci. Ma mai, dice, avrebbe lasciato solo quel ragazzo amatissimo. «Il suo legame con il figlio era fortissimo». DI QUESTO è sicuro, ma per il resto non ci capisce più niente. L’ha ripetuto anche ai magistrati: segnali che Guerrina avesse un altro uomo non ne ha mai avuti. O se ce ne sono stati lui non li ha colti. Sì, qualche volta gli aveva detto che lo lasciava, ma sono cose che si dicono tra moglie e marito quando si discute di questo o di quello. Quanto all’incontro a casa sua la sera prima che la moglie sparisse, se lo ricorda bene. Con lui e Guerrina c’era padre Alabi e stavano bevendo qualcosa, quando la moglie aveva visto passare l’ambulante nordafricano. Era stata lei a volerlo invitare a bere qualcosa con loro, usi e costumi del paese. Lui non era poi così d’accordo, e certo non l’aveva mai visto prima. Adesso cade dalle nuvole quando qualcuno ipotizza che Guerrina possa essere scappata con lui.  SCAPPATA? Lui è sicuro di no. Ma si rammenta perfettamente che cosa indossava sua moglie il giorno in cui è sparita nel nulla. Ammette che era decisamente più elegante del solito.Una gonna beige e una maglietta a fantasia dello stesso colore, con degli stivaletti. Portava anche un paio di orecchini «tondi e grossi». Nessuna sacca, tantomeno valigie, ma solo una borsettina piccola, poco più di un portadocumenti, e dentro c’era la sua carta d’identità, l’unico documento di identificazione che Guerrina possedeva.