Autista invalido al volante travolge e uccide una donna

Tragico incidente sulla Statale Adriatica, al volante c'era Kevin Fiore

Il pulmino guidato da Kevin Fiore si è scontrato con la Peugeot 206 (foto Zani)

Il pulmino guidato da Kevin Fiore si è scontrato con la Peugeot 206 (foto Zani)

Rimini, 29 aprile 2016 - Un altro incidente, un’altra vita spezzata e almeno un colpevole fino ad ora accertato: quell’incrocio maledetto tra la Ravegnana e la statale Adriatica, che ieri mattina alle 11.45 ha aggiunto una nuova croce alle sette già piantate negli ultimi tredici anni, quella di Gabriella Stradaioli, 64enne di Glorie di Bagnacavallo che si trovava a bordo della sua Peugeot 206 insieme al marito.

È stata una questione di attimi. La coppia stava viaggiando lungo l’Adriatica da Ferrara verso Rimini. Arrivati all’intersezione, il marito al volante aveva iniziato la manovra di svolta verso il centro di Ravenna, quando un Mercedes Vito è sopraggiunto dalla statale (da Rimini verso Ferrara) centrando in pieno il fianco destro dell’auto e trascinandola fino al guard rail. Nello schianto è stata coinvolta anche una terza vettura, una Ford Focus ferma al semaforo. La conducente, sotto choc, è rimasta fortunatamente illesa.

Niente da fare per Gabriella, che ha perso la vita sul colpo. Il marito, Daniele, è stato invece trasportato all’ospedale di Ravenna con una costola incrinata. Il dramma si tinge però di giallo, perché al volante del pulmino si trovava un 22enne di Rimini, anche lui trasportato al Santa Maria delle Croci con un codice di media gravità insieme alla madre, che era al suo fianco a bordo della Mercedes. Kevin Fiore è il suo nome e lo scorso 15 aprile sulle pagine del Carlino di Rimini aveva dichiarato: «Dopo l’aggressione subìta ad agosto nel piazzale dell’aeroporto non posso guidare».

Ora sia lui che il marito della 64enne di Glorie verranno indagati nell’ambito del procedimento avviato dalla Polizia stradale per accertare le cause che hanno portato all’incidente. Per tutti sono scattati i prelievi del sangue al fine di verificare l’eventuale presenza di una ‘guida in stato di ebbrezza’, anche se al momento sembra un’ipotesi esclusa. Intanto, dopo il dramma di ieri, torna di stretta attualità il problema di messa in sicurezza dell’incrocio ‘killer’. È impressionante, infatti, vedere ai bordi dell’intersezione il cantiere per la realizzazione della rotonda che sta prendendo forma, mentre al centro delle due strade i vigili del fuoco tagliano le lamiere di due auto incastrate. E a giugno, finalmente, dopo 200 incidenti, 325 feriti e 8 decessi inizieranno i lavori. Il padre del conducente del pulmino, Giovanni Fiore, si è precipitato a Ravenna insieme a un altro dei tre figli, Gary: «Io non so se guidasse Kevin, certo la patente ce l’aveva, e aveva anche già guidato, ovviamente non per trasportare clienti. Ma quando sono partiti da casa, in mattinata, alla guida c’era mia moglie Paola. Erano diretti a Ferrara per fare delle altre terapie riabilitative, che mio figlio sta facendo da quando si è risvegliato dal coma, il 15 agosto».

«La polizia stradale mi ha detto che purtroppo una persona è morta. Al pronto soccorso dell’ospedale una dottoressa mi ha detto che Kevin ha un trauma cranico, ha sbattuto la testa contro il parabrezza, perché non può allacciarsi la cintura di sicurezza, per difficoltà fisiche conseguenti al suo stato. Mia moglie Paola invece ha diverse fratture al torace. Credo ci siano anche problemi con la milza. So che hanno fatto tutti i controlli riguardo alcol, droghe ecc. E poi esami radiografici e tac».