Speriamo nel Niño

Stefano Muccioli

Stefano Muccioli

Rimini, 27 luglio 2014 - Per la riviera questo del maltempo è un bruttissimo guaio. La pioggia a luglio, il mese della clientela migliore per gli hotel, è sempre stata una disdetta. E lo diventa a maggior ragione adesso, con gli operatori turistici costretti a fare i conti con una stagione sempre più corta e sempre più povera. Gli acquazzoni di questi giorni fanno più danni della grandine: raffica di disdette negli alberghi, ombrelloni chiusi negli stabilimenti balneari, locali pubblici vuoti, lavoratori a chiamata che restano a casa senza paga. 

E’ in crisi anche il sole: le giornate temporalesche sono quasi raddoppiate rispetto allo scorso anno e per trovare un’estate così piovosa bisogna risalire addirittura al 2002.  Qui i bagnanti calano in massa, spinti dal bisogno di refrigerio, quando la pianura Padana brucia di caldo. Ieri, invece, a Milano è esondato il Seveso. Possiamo solo sperare nel Niño: il surriscaldamento delle acque del Pacifico, secondo gli esperti, potrebbe regalarci un agosto torrido. In attesa della vera tintarella è meglio non illudersi: sinora ci siamo scottati solo con le previsioni meteo.