Maltempo, la frana si mangia tre case: è un ‘mostro’ fuori controllo

Verucchio: sprofondano le villette. Gli sfollati: “Chiederemo i danni“ (FOTO)

La frana di via Serra (foto Bove)

La frana di via Serra (foto Bove)

Rimini, 26 febbraio 2015 - Centocinquanta centimetri. E tutti in una sola notte. La frana in via Serra Casalecchio è proseguita ancora più a valle e la strada si è abbassata di ulteriori 2 metri (FOTO). Sulla carreggiata sono visibili almeno quattro scalini, quattro diversi livelli, una situazione che ha consigliato l’Amministrazione Comunale ad eseguire l’ordinanza di chiusura a biciclette e pedoni.

Troppo rischioso lasciare libero accesso a ciclisti e curiosi. Sulla strada che collega Villa Verucchio alla provinciale per San Marino si sta lentamente ma inesorabilmente consumando un dramma. Cinque le famiglie coinvolte dall’evacuazione, per un totale di 15 persone sfollate.

«Le case scivolano, le crepe si allargano, ed ora si notano setolature anche nell’abitazione dei Bugli che fino a due gironi fa non presentavano segni di frattura», ammette il responsabile dell’Ufficio Tecnico verucchiese, Mauro Barocci.

L’architetto ha ormai spostato il suo ufficio in via Serra: la situazione è seria. A dicembre i residenti avevano già segnalato le spaccature evidenti del terreno, in gennaio la situazione è precipitata, Stefano Greco – uno dei residenti – non ha potuto far altro che allertare i Vigili del Fuoco. Da quella sera gli eventi sono precipitati.

La famiglia Greco e la famiglia Battarra (vicini di casa) il 3 febbraio hanno ricevuto l’ordinanza di sgombero, imitati un paio di settimane più tardi dai Bugli, il capofamiglia Bruno, l’affittuario e la famiglia di Thomas Zanon con tre figli piccoli (il più piccolo 1 mese, il più grande 5 anni).

Le frane sono due: una più superficiale a 4 mt di profondità, l’altra più profonda, tra i 9 e i 10 mt. Gli operai comunali scavano giornalmente drenaggi. ‘Scaricare’ la strada dall’acqua è un obiettivo primario.

Due pali dell’alta tensione si sono piegati sotto la furia della terra, Enel e Gas sono al lavoro per riparare tubi ed evitare rotture. Una parte della via è rimasta senz’acqua per alcune ore. Lo smottamento non si ferma, e le piogge non aiutano.

«I nostri clienti si vedono costretti ad un’azione legale. – spiega l’avvocato riminese Stefania Urbinati che insieme al collega Enrico Graziosi rappresenta due famiglie di sfollati – è necessario un accertamento preventivo per fotografare la situazione, capire cosa è accaduto e di chi sono eventuali colpe. In 1 mese la frana è arrivata alle case e un tubo da 10 cm di diametro ha registrato una perdita di acqua importante. È necessario capire cosa fare e come ridurre al minimo i danni», chiosa il legale.

Nel frattempo il Comune invoca la solidarietà della comunità: «Chiediamo a cittadini e aziende di comunicare l’eventuale disponibilità di locali (capannoni sfitti, garage, ecc.) dove poter sistemare e custodire gratuitamente gli arredamenti e il materiale delle case evacuate» è l’sos lanciato da Verucchio.