Drink gratis sulla spiaggia, due militari indagati per estorsione

Di giorno controllavano gli esercizi commerciali e i bagnini sul demanio. Di notte chiedevano di bere gratis nei bar in riva al mare

 Due militari della Guardia Costiera chiedevano prezzi di favore ai bar sulla spiaggia

Due militari della Guardia Costiera chiedevano prezzi di favore ai bar sulla spiaggia

Rimini, 5 novembre 2015- DI GIORNO controllavano gli esercizi commerciali e i bagnini sul demanio pubblico. Di notte chiedevano di bere gratis nei bar sulla spiaggia. Sono finiti così nei guai due giovani militari della Capitaneria di Porto di Rimini, indagati dalla procura della Repubblica, per un’ipotesi di estorsione.

Non soldi ma prezzi di favore, sarebbe stata la richiesta dei due militari in virtù del proprio ruolo di militari della Guardia costiera, competenti anche della vigilanza delle attività in spiaggia. I militari sono stati denunciati dalla polizia in seguito al parapiglia scatenato in un bar sulla spiaggia, dove i due uomini visibilmente alterati dall’alcol ne avevano avute un po’ per tutti, dj e gestori compresi.

Non solo, i militari avrebbero anche maltrattato un cittadino senegalese. Lo straniero, venditore ambulante, non ha avuto paura di rivolgersi alla polizia per raccontare come i due militari lo avessero malmenato. Gli stessi due uomini che alla fine della scorsa estate, in una sera di festa e liberi dal servizio, avrebbero chiesto da bere gratis al Chiringuito Beach bar, sulla battigia del bagno 26 di Rimini. 

Dopo aver cenato al ristorante, saldando regolarmente il conto, i due militari si erano spostati al bar sulla battigia per continuare con qualche drink e la musica. A fine serata, visibilmente alterati dall’alcol, i due non contenti del trattamento ricevuto, avrebbero iniziato a dare in escandescenza finendo per litigare sia con il dj che con i ragazzi che gestivano il baretto. Stando alla ricostruzione fatta dalla Squadra mobile della Questura, già presente sul posto con alcuni poliziotti in borghese, i due militari della Capitaneria di Porto avrebbero preteso di non pagare da bere e di avere un trattamento di favore.

Sempre stando alla ricostruzione fatta sulle testimonianze raccolte quella stessa sera, i due non si sarebbero trattenuti dal definirsi «i padroni della spiaggia». E probabilmente non era la prima volta. «Siamo in una fase di indagine preliminare e non è ancora giunta alcuna informazione ufficiale al mio ufficio – ha precisato il comandante della Capitaneria di porto, Domenico Santisi -. I due militari non sono stati ancora ascoltati dagli inquirenti».

I due indagati al momento dei fatti relativi alla denuncia erano liberi dal servizio e quindi sull’accaduto non c’è alcun rapporto come invece per le attività del corpo. Uno dei due uomini, come confermato dal comando, è stato trasferito a Lampedusa sulle motovedette che pattugliano le coste italiane battute dai migranti. Un trasferimento richiesto già da tempo dallo stesso militare per avvinarsi alla famiglia.