Molo Street Parade 2016, dj, sexy ballerine e azdore. Le foto

Musica, sardoncini e 200mila persone sul porto per la quinta edizione dell’evento

Rimini, la Molo Street Parade 2016 (Foto Fabrizio Petrangeli)

Rimini, la Molo Street Parade 2016 (Foto Fabrizio Petrangeli)

Rimini, 26 giugno 2016 - Zainetto in spalla, cappellini dei Lakers in testa, e braccia tempestate di tatuaggi. Michele e i suoi amici sono appena scesi dal treno e si fanno largo in mezzo alla ressa. Non vedono l’ora di scatenarsi davanti alla barca del Velvet.

«Dopo, però: prima voglio una piadina con i sardoncini». Poco più in là Caterina, 22 anni, si è fermata a riprendere fiato. Arriva la mamma, una 50enne accaldata. «Ma come, sei già stanca? Vieni, torniamo a ballare». E giù di liscio nella balera a cielo aperto. La Molo Street Parade (FOTO) è tutta qui, in questi due fotogrammi.

Solita ricetta, successo garantito. Anche questa volta il mix di ‘sardoncino e dj set’ (FOTO / 2) ha colpito nel segno, trascinando sul porto un esercito di persone. Un muro umano che ieri sera aveva completamente invaso lo spazio della palata, trasformandola in un sambodromo di colori e musica, immerso nel fumo delle rustide di pesce. Per i numeri ufficiale bisognerà aspettare oggi (il Comune scrive oltre 200mila persone).

L’impressione però è che sia stato bissato il successo dell’ultima edizione, quando lungo la banchina si accalcarono 200mila persone. Il nostro viaggio nella Molo comincia all’altezza del bar Iole. Risaliamo la corrente fino ad arrivare al cordone predisposto dalla security: gli addetti perquisiscono zaini e borsoni. Hai una bottiglia di birra nascosta nello zaino? Allora prima buttala via e poi puoi entrare. Avanziamo, venendo accolti dall’odore inconfondibile del sardoncino grigliato. Una divisione di azdore e pescatori del Consorzio Rimini Porto si muove dietro i fornelli a ritmo con il suono martellante delle casse. Davanti a noi, ecco spuntare la grande flotta della musica: dodici pescherecci, trasformati in consolle galleggianti. Gli armatori, in questo caso, sono i locali e le radio più famose, l’equipaggio gli oltre ottanta dj che rovesciano sul pubblico una valanga di decibel.