Quattro monaci tibetani a Rimini per nove giorni

I quattro provengono dal monastero di Gaden Jangste e stanno compiendo un tour in Italia Realizzeranno un mandàla per reperire fondi

Monaci tibetani

Monaci tibetani

Rimini, 05 maggio 2015 – Quattro monaci tibetani del monastero di Gaden Jangste, Mungod, India del sud, saranno a Rimini per nove giorni all’interno della suggestiva mostra “DI(S)ORIENTE” allestita presso il Museo della Città in via Tonini 1. I monaci, uno dei quali medico tradizionale tibetano, stanno compiendo un piccolo tour in Italia per finanziare il loro monastero e costruiranno un mandàla di sabbie colorate durante la loro permanenza all’interno della mostra.

Il mandàla, figura geometrica simbolica dell’universo interiore, in questo tipo di rituale viene composto minuziosamente con sabbie colorate fino a definire una suggestiva immagine policromatica, per poi essere dissolto in pochi attimi a predicare la fatale impermanenza di tutte le cose.

I monaci di Gaden Jangtse, grazie all’Associazione Italia-Tibet e all’Associazione Orazio della Penna, sono ormai una presenza familiare nel nostro territorio sin da quando il Dalai Lama venne a Rimini nel 1994 e poi nel 2005, ultima sua volta; proprio in quell’anno composero uno spettacolare mandàla nel teatro Vittoria di Pennabilli che venne poi dissolto poi dallo stesso Dalai Lama alla presenza, tra gli altri, del vescovo Negri, di Tonino Guerra, dell’Imam di Rimini e altre personalità.

La costruzione del mandàla è iniziata con una suggestiva cerimonia il 1° maggio nel Museo della Città e terminerà il 9 maggio nel pomeriggio alle 17,30 con la dissoluzione delle sabbie dal ponte di Tiberio.

Nel corso della loro permanenza saranno prese iniziative di comunicazione per promuovere anche gli aiuti alle popolazioni del Nepal duramente colpite dal terremoto.