Fa l’esame e muore dopo 40 giorni, la Procura apre un’inchiesta

La denuncia della famiglia: sotto accusa la rettocolonscopia

Fa l’esame e muore dopo 40 giorni, la Procura apre un’inchiesta

Fa l’esame e muore dopo 40 giorni, la Procura apre un’inchiesta

Rimini, 20 maggio 2016 - Era entrata in ospedale a Rimini per un malessere e dolori localizzati alle gambe, ma dall’«Infermi» è uscita dopo quasi due mesi dentro una bara. E la famiglia di una signora di 70 anni, di Riccione, adesso vuole vederci chiaro ed ha presentato denuncia contro ignoti per ‘omicidio colposo e lesioni personali’. La Procura ha subito aperto un fascicolo, ma sulla vicenda regna il più assoluto riserbo.

Nel mirino degli inquirenti sono finiti i medici ed il personale sanitario che hanno assistito la donna durante la sua permanenza nell’ospedale riminese. Ma l’indiziato numero uno su cui ruota tutta la vicenda è un esame, una colonscopia, alla quale la settantenne riccionese è stata sottoposta durante la sua degenza. I medici volevano andare a fondo e scoprire quali fossero le reali cause di quel malessere profondo che affligeva da tempo la signora. Durante la rettocolonscopia però qualcosa sarebbe andato storto tanto che la paziente avrebbe avuto l’intestino perforato. Da lì un’escalation di complicazioni che hanno portato al decesso della riccionese dopo quaranta giorni dal suo ingresso all’Infermi.

Tutto aveva avuto inizio il 12 novembre 2015 quando la settantenne si era presentata in ospedale a Rimini. Lamentava dolori diffusi alle gambe ed un generale malessere. Il 23 novembre dal reparto di Medicina avevano deciso di sottoporla ad una coloscopia. Un esame considerato di routine, ma durante la procedura qualcosa era andato storto: i sanitari si erano subito resi conto che era stato perforato l’intestino alla paziente. Così era stata trasportata in Chirurgia, ma le sue condizioni non erano mai migliorate tanto che il 26 novembre la donna era dovuta entrare in sala operatoria. Ma nonostante l’intervento chirurgico, la riccionese non si era più ripresa ed il sei gennaio è spirata.

Superato lo choc iniziale, seppur distrutti dal dolore, il marito ed i figli della signora Fabbri si sono rivolti alle forze dell’ordine ed hanno sporto denuncia. L’ipotesi di reato contemplato è quello di omicidio colposo e lesioni personali. La vicenda è approdata in Procura che ha subito aperto un fascicolo per far luce sulla questione ed appurare se esistano delle responsabilità che hanno portato alla morte della settantenne riccionese. Anche l’Ausl avrebbe aperto una sua indagine interna.