Quindicenne salvata dalla morte bianca

Dolori fortissimi al torace: subito diagnosticata la sindrome che uccide tanti atleti

Immagine di repertorio

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Rimini, 1 settembre 2014 - STRAPPATA a quella che viene definita ‘morte bianca’ una ragazzina di 15 anni.  La giovanissima era affetta, senza naturalmente saperlo, dalla sindrome di Wolff-Parkinson-White la terribile patologia causa degli inspiegabili decessi di diversi giovani atleti mentre stavano svolgendo una gara o una partita di calcio. A questa quindicenne, residente a Rimini, è andata decisamente meglio, ma quasi per caso. La ragazzina infatti si trovava nella sua abitazione e il dolore violentissimo l’ha presa alla pancia e al torace, assieme a un irragionevole batticuore e al vomito, mentre stava pranzando. Sintomi che potrebbero essere scambiati per una brutta colica o un attacco virale, ma che fortunatamente hanno messo in allerta i genitori che hanno chiamato subito il 118. Il personale medico dell’ambulanza ha effettuato un elettrocardiogramma dall’abitazione della ragazzina e lo ha trasmesso immediatamente al reparto di Cardiologia dove i medici erano in attesa. Quello che è stato osservato non lasciava presagire nulla di buono: era in atto una tachicardia a 220 battiti al minuto, tachicardia definita ventricolare. Dal reparto di Cardiologia è stato richiesto un ricovero immediato e la terapia attuata ha permesso di fare rientrare l’aritmia. Dal successivo elettrocardiogramma, però, emergeva la vera ragione di quel terribile malore: la sindrome WPW. In termini estremamente semplificati, tra le vie elettriche del cuore ce n’è una anomala che provoca la fortissima aritmia che può portare all’arresto cardiaco, quindi al decesso. Quello che si è visto accadere diverse volte anche sui campi da calcio, con il decesso di giovanissimi atleti all’apparenza dalla salute perfetta.  «NEL CASO di questa ragazzina è stata effettuata la bruciatura della via elettrica anomala tramite l’elettrofrequenza — spiega Giancarlo Piovaccari, direttore dell’Unità operativa della Cardiologia di Rimini —. Si tratta di un intervento complesso, ma che dà risultati immediati sulla patologia: infatti si vede subito mutare l’elettrocardiogramma in termini posiviti per quanto concerne l’aritmia. Si tratta di patologie congenite che difficilmente si riescono a individuare e questo spiega le cosiddette morti bianche di certi giovani sportivi. E comunque ci sono professioni come quella dei piloti d’areo che necessitano dell’investigazione di questa patologia». Si stima che nel Riminese le persone potenzialmente a rischio in quanto affette dalla sindrome di Wolff-Parkinson-White siano circa 300.