Sedotto dalla zia, poi scappa con i suoi soldi e l’auto

Il giovane si difende: “Quello era solo il denaro per la nostra fuga”

Il film ‘Grazie zia’ del 1968

Il film ‘Grazie zia’ del 1968

Rimini, 24 maggio 2015 - «Mio nipote mi ha rubato i soldi, duemila euro e si è portato via anche la mia auto. Prendetelo». Sembrava una denuncia di furto come tante, quelle che una donna quarantaduenne, da tempo residente a Rimini, aveva presentato in Questura tre anni fa. Un nipote di 25 anni, che lei si era tenuta in casa, facendolo crescere insieme ai suoi figli e a suo dire, l’avrebbe tradita, rubandole i risparmi faticosamente messi da parte durante molti mesi di lavoro.

Non solo, il giovane si sarebbe impossessato anche della sua auto. E la Polizia si era subito messa sulle tracce del ragazzo, trovandolo nel giro di pochissimo tempo.

Ma la storia che il venticinquenne (difeso dall’avvocato Cristiano Basile) aveva raccontato agli investigatori era di tutt’altro tenore.

«Io e mia zia ci siamo innamorati, abbiamo una storia che dura da mesi – aveva esordito fra lo stupore degli agenti –. Avevamo deciso di fuggire insieme e di rifarci una vita».

Il giovane poi era sceso nei particolari, snocciolando dati e dettagli di quella sua storia sentimentale, nata sotto lo stesso tetto dove vivevano anche lo zio e i suoi cugini. «Non volevamo più nasconderci – aveva aggiunto il ragazzo - ed è per questo che avevamo messo in valigia duemila euro. Quei soldi ci sarebbero serviti per andare nel sud Italia, da alcuni parenti. Era tutto pronto, auto compresa».

Ma, sempre stando alla difesa del ragazzo, la zia, forse impaurita dalla reazione del marito, all’ultimo momento si sarebbe tirata indietro. La donna non si presentò all’appuntamento stabilito per la fuga, «abbandonando» di fatto il giovane.

Il nipote però avrebbe comunque preso i soldi e l’auto e si sarebbe allontanato da Rimini. «Senza di te mi uccido», avrebbe anche minacciato al telefono con l’ex amata. La zia, messa alle strette da figli e marito, non ha mai ammesso la relazione con il venticinquenne ed è passata all’attacco con tanto di denuncia.

«Mi ha portato via i risparmi e l’auto», aveva fatto scrivere nella querela presentata. E lunedì il venticinquenne, ‘sedotto e abbandonato’ comparirà davanti al giudice per rispondere di furto. Lui, tramite il suo avvocato Basile, continua a proclamarsi innocente: «Quei soldi erano nostri, servivano per il nostro futuro, non ho rubato nulla».

La zia, intanto, si è separata dal marito.