Notte Rosa, saluti da Rimini

Il commento

Rimini, 4 luglio 2015 - «Saluti da Rimini» evoca un altro mondo, gli anni del Boom. Le figure di Cattelan sono pin up contemporanee ma l’elemento nostalgia è fortissimo. Per quelli degli anta funziona. E forse anche per i giovani. Anche per quelli della decima Notte Rosa?

Sicuramente. Perché Rimini e la Riviera romagnola tornano a far parlare di sé. L’invasione delle alghe, a metà anni Novanta, era stata una cesura tra due epoche: quella dei tedeschi di ieri e quella dei russi di oggi. In mezzo anni difficili che, in un sempre stupefacente camaleontismo, la Riviera ha superato reiventando il concetto di spiaggia, trovando nuovi cantori, nuovi turisti, più qualità.

Una volta si andava al mare per prendere il sole e fare il bagno; oggi in spiaggia si vive, dalla mattina alla notte. I tedeschi si accontentavano del sole e di una birra la sera. I russi vanno poco al mare; a loro piacciono lo shopping e le città d’arte. Prima c’era la Baia (Imperiale) e De Michelis al Bandiera Gialla. Oggi il Cocoricò è una holding: è locale da ballo ma anche locali da spiaggia, concerti e feste d’acqua in un tourbillon di eventi che mantengono Rimini sul podio delle capitali europee del divertimento.

L’altromondo, da cui partirono Dalla e De Gregori per il tour di Banana Republic, oggi è un locale europeo. Come la Duna degli Orsi o l’Hana-bi a Marina di Ravenna, segnalati anche dal Guardian. Il mitico Zanza ha tanti nipoti che continuano a tampinare le turiste, ma l’amore raccontato dal riminese Marco Missiroli non è consumo. Così come gli ambienti dei noir di Lorenza Ghinelli non sono più quelli, nostalgici, che vedeva dal finestrino del treno il Moraldo dei ‘Vitelloni’.

Cambiano anche gli scrittori e, nel trentesimo di ‘Rimini’ del nostro (collaborò per anni col Carlino) Pier Vittorio Tondelli, i ragazzi nati nel suo segno adeguano stili e protagonisti. Ma sempre quella è, Rimini: una metropoli d’estate che è diventata un po’ più grande anche d’inverno. Con la sua bella fiera e l’antico Borgo di San Giuliano totalmente reiventato. Con più attenzione al buon cibo (Al meni di Bottura), all’arte e alla qualità.

Cos’è che manca allora per far più bella una Notte Rosa? Che il consumo di alcol, una vera e propria droga ormai, possa calare. E che andare al mare in treno sia più facile. Come in un moderno sistema metropolitano.