Omicidio-suicidio a Cattolica: quaranta coltellate per ammazzare l'amore della sua vita

I gemellini portati in casa famiglia. "Avevano gli occhi spiritati, erano entrambi macchiati di sangue: quando li ho visti sembravano due robot"

Ivana Intilla sorridente con i suoi due gemellini

Ivana Intilla sorridente con i suoi due gemellini

Rimini, 6 ottobre 2014 - Quaranta volte. Per quaranta volte ha affondato il coltello da cucina nel corpo di sua moglie. Con una ferocia inaudita Raffaele Ottaviani ha massacrato Ivana Intilla, 27 anni, la mamma dei suoi gemellini, la donna della sua vita e che dieci giorni orsono gli aveva annunciato la decisione di separarsi. Poi con quello stesso coltellaccio, Raffaele, resosi conto della gravità delle sue azioni, si è ucciso. Ma ha impiegato parecchi minuti prima di riuscire a darsi il colpo mortale, quello inferto all’altezza della bocca dello stomaco: anche sul corpo di Ottaviani sono state trovate almeno sette ferite.

E la tragedia è andata in scena sabato pomeriggio sotto gli occhi dei loro figlioletti, i gemellini di tre anni, che hanno visto tutto e troppo. Troppo il sangue nel quale giaceva la loro mamma, troppo il tempo in cui sono rimasti da soli, a guardare il babbo che non si muoveva più sul letto. E quando la nonna materna è riuscita ad entrare in casa ed a portarli fuori da quel mattatoio, pochi minuti dopo la scoperta della tragedia, a una vicina di casa uno dei due bimbi ha confidato: «L’ha ammazzata». 

La stessa donna lo conferma: «I due piccoli avevano gli occhi spiritati, erano macchiati di sangue, sembravano due robot. Uno dei due gemellini mi ha detto: ‘L’ha ammazzata’. Ho cercato di dissaduerlo, di dirgli che non era vero, che lei si era solo fatta male. Il bambino è stato categorico: ‘C’è troppo sangue, l’ha ammazzata’, ha aggiunto mentre il suo fratellino stava zitto. Tutti e due cercavano il loro nonno materno. Si sono solo calmati quando hanno iniziato a giocare con altri bambini’. La vicina della coppia racconta altri frammenti di vita quotidiana: «Fino a dieci giorni fa tutto sembrava normale, mai sentiti litigare, si udivano solo gli urletti dei bambini. Poi Raffaele ha comunicato ad un altro comune conoscente che sua moglie aveva chiesto la separazione.

Siamo tutti caduti dalle nuvole. Lo scorso week end lei era andata a dormire a casa dei suoi genitori con i bambini ed era tornata lunedì. Quel giorno si era allontanato da casa Raffaele». Il ricordo della vicina va poi alla bellissima Ivana: «L’ho vista sabato. Sarebbe dovuta andare ad un battesimo, ma Raffaele aveva chiesto di poter vedere e stare con i bimbi e lei aveva rinunciato a a partecipare a quella cerimonia. Sua madre le aveva detto di non litigare: ‘Non farmi preoccupare’, aveva aggiunto. E guardate come è andata a finire». I due orfani da sabato pomeriggio sono stati affidati ai servizi sociali del Comune di Cattolica che li ha fatti accogliere in una casa famiglia. Ieri l’assessore Giampiero Galvani è andato a trovare i due gemellini per rassicurarsi delle loro condizioni dopo il gravissimo trauma subito. Stamattina, intanto, il pm Paola Bonetti deciderà se effettuare l’autopsia sul corpo dei due coniugi. Solo nelle prossime ore si potrà poi fissare la data dei funerali.