Paga migliaia di euro per ‘liberarsi’ dalla fattura: cartomante alla sbarra

La maga è accusata di truffa vessatoria

Maga (foto generica)

Maga (foto generica)

Rimini, 17 giugno 2015 - Decine di migliaia di euro per togliersi il malocchio. Un piccolo patrimonio, quello speso da una 70enne riminese che da anni non fa un passo senza consultare la sua cartomante di fiducia. ‘Maga Milena’, figlia del ben più celebre ‘Mago dell’Etna’, ora però alla sbarra con l’accusa di truffa vessatoria aggravata. Ma il bello della storia è che la presunta vittima non ha nessuna intenzione di puntare il dito contro l’imputata, anzi. Chiamata a testimoniare, ha sostenuto davanti al giudice che lei adora quella donna e che non può fare a meno di lei.

I fatti risalgono al 2006, quando una giovane si accorge che negli ultimi tempi la madre sta spendendo molti soldi. Ma è solo quando la sente dire che ha intenzione di mettere in vendita l’appartamento che comincia ad allarmarsi. Non è possibile che si trovi in quelle condizioni, e a quel punto decide di indagare e scoprire dove finiscono tutti quei quattrini. Non le ci vuole molto a svelare il segreto: si tratta di una maga. Una cartomante da cui l’anziana signora si reca regolarmente e a cui lascia diverse centinaia di euro ogni settimana, oltre la metà della sua pensione. Consulti di cui la donna dice di non potere fare a meno. I suoi problemi, a sentire la maga, nascono tutti dal figlio, il quale, sempre a detta della cartomante, le avrebbe scagliato addosso una fattura che sarebbe la causa di tutti i suoi malesseri. La figlia si mette le mani nei capelli, ma dopo un primo momento di sconcerto, va dritta alla Guardia di finanza per denunciare la maga in questione.

I militari fanno partire l’inchiesta, sentono decine di testimoni e intercettano i telefoni dei protagonisti, in cui saltano fuori messe e magia nera, e una fantomatica vigna dove bisogna seppellire qualcosa perchè la fattura venga annullata. Pratica ovviamente costose, a cui l’anziana si sottopone con grande entusiasmo. L’indagine dura quasi due anni, fino a quando, nel 2008, scattano le manette ai polsi della maga riminese. La donna, difesa dall’avvocato Piero Venturi, si fa qualche settimana di carcere, fino a quando viene scarcerata dal Tribunale del Riesame. E soprattutto si difende sostenendo che la sua magia è autentica e non ha mai chiesto soldi minacciando la gente. I suoi clienti, insiste, fanno soltanto donazioni. La donna viene però rinviata a giudizio e il processo si sta consumando proprio in questi giorni. Un processo in cui il primo difensore dell’imputata è proprio la sua vittima.