Rimini, 22 aprile 2014 - E’ polemica in Emilia Romagna per la rimozione, decisa dall’amministrazione di centro destra di Bellaria-Igea Marina di rimuovere, a pochi giorni dalle celebrazioni del 25 aprile, il monumento alla Resistenza perche’ considerato in stato di degrado. Una decisione inserita in un piu’ generale progetto di riqualificazione dell’area.

“Passatopresente”, questo il nome dell’opera realizzata da Luigi Poiaghi, fu posta 35 anni fa nella piazza antistante il municipio ed e’ inserita nel catalogo dei Beni culturali regionali.

“La rimozione del monumento alla Resistenza, un’opera tutelata, e’ una scelta arbitraria - ha detto l’assessore regionale alla cultura Massimo Mezzetti, e sbagliata da ogni punto di vista. Invito l’amministrazione a riconsiderare urgentemente la scelta”.

Il monumento rappresenta una figura simbolica in pietra, cemento e ferro “per esaltare i valori della lotta e dei sacrifici - si spiega nel catalogo dell’istituto dei beni culturali dell’Emilia Romagna - sostenuti per l’indipendenza e la liberazione del nostro Paese”.

“Il vice sindaco Roberto Maggioli - ha osservato l’assessore regionale alla cultura - ha addotto ragioni esclusivamente estetiche ‘tenuto conto dello stato di degrado in cui versava l’opera e piu’ in generale del progetto di riqualificazione dell’area’.

La mia speranza e’ che l’opera d’arte non abbia subito danni irreversibili nel corso della sua rimozione, avvenuta senza comunicazione e autorizzazione degli organi competenti in materia”.

Mezzetti, infine, ha sottolineato che secondo l’amministrazione di Bellaria-Igea Marina “la scelta non e’ stata guidata da nessun intento ideologicamente provocatorio. Sta di fatto - ha puntualizzato l’assessore - che la rimozione avviene a pochi giorni dall’anniversario della Liberazione. Il fatto che l’amministrazione comunale, se davvero in buona fede, abbia sottovalutato l’aspetto e il valore simbolico e politico, oltre che le conseguenze legali di questo atto, e’ estremamente grave”.