Cattolica, simbolo grillino su carta del Comune. "Un errore dell'impiegata"

Dopo le polimiche roventi sui social network per la pubblicazione di un documento del Comune con il simbolo del Movimento 5 Stelle, l’assessore Patrizia Pesci si difende

Patrizia Pesci, assessore M5S a Cattolica

Patrizia Pesci, assessore M5S a Cattolica

Rimini, 6 novembre 2016 - «TANTO rumore per nulla. Una nostra dipendente ha soltanto fatto confusione nel trascrivere un documento. La storia finisce qui». L’assessore di Cattolica Patrizia Pesci liquida così le polemiche sull’utilizzo della dicitura ‘Cinque Stelle’ sulla carta intestata del Comune. Il caso era scoppiato venerdì pomeriggio sulle pagine dei social network, trasformandosi in poche ore in uno tsunami capace di travolgere l’amministrazione pentastellata della Regina. Dopo le schermaglie tra Pd e grillini, la Pesci ha deciso di uscire allo scoperto. 

Carta canta, assessore. Il segretario regionale del Pd, Paolo Calvano, ha condiviso su Facebook la risposta ufficiale a un’interpellanza in cui si legge chiaramente ‘Comune 5 Stelle’. Come la mettiamo?

«Ripeto: si tratta di un banalissimo errore umano, peraltro non commesso da me. Una svista che potrebbe capitare a chiunque».

Una svista?

«Esatto. La dipendente del Comune ha, in totale buona fede, riportato la mia risposta all’interpellanza utilizzando la carta intestata con su scritto ‘Comune 5 Stelle’, che era rimasta memorizzata nel suo computer. Tra l’altro quella dicitura non è più comparsa nelle successive comunicazioni».

Assessore, non starà mica giocando a scaricabarile?

«Non ho mai autorizzato la diffusione di documenti istituzionali con quella carta. La dipendente ha ammesso le sue responsabilità, scrivendo una lettera nella quale riconosce l’errore e chiede scusa all’amministrazione. Anche se, ribadisco, è stata una semplice disattenzione. Il resto sono inutili strumentalizzazioni».

Può spiegarci esattamente come sono andate le cose?

«È semplice. In genere utilizzo la carta con su scritto ‘Comune 5 Stelle’ per redigere le bozze dei miei progetti politici personali, quindi non atti amministrativi. Bozze che non vengono diffuse, ma che conservo esclusivamente nei miei archivi. Quel giorno, e parliamo di quasi un mese e mezzo fa, mi sono ritrovata con il computer guasto. Stavo lavorando a una bozza, che il sindaco Gennari avrebbe dovuto presentare all’incontro nazionale del Movimento a Palermo, e la dipendente mi ha aiutata a completarla utilizzando il suo pc. A causa di un difetto di rete, l’intestazione ‘Comune 5 Stelle’ è però rimasta salvata nel suo computer e lei l’ha erroneamente utilizzata per trascrivere la risposta all’interpellanza del Pd. E’ stata una leggerezza, commessa però in totale buona fede».

Il segretario regionale del Pd, Paolo Calvano, l’ha attaccata duramente su Facebook.

«Il segretario ha esagerato. E’ da criminali strumentalizzare in questo modo un semplice errore umano. Strano poi che questo atto sia stato riesumato dal Pd dopo quasi due mesi. Ringrazio la dipendente, Anna Buschini, che con il suo gesto di responsabilità ha dato prova del clima di stima e fiducia che si respira nel nostro Comune. Anche io, d’ora in avanti, cercherò di stare molto più attenta. Ricordo comunque che controllare la regolarità della documentazione è un compito che non spetta ai politici, ma ai dirigenti».