Foto hard, Giulia Sarti torna in questura: "Pronta a lasciare la Camera"

Caso rimborsi, la parlamentare si autosospende dal M5s. Ora rischia l’espulsione

Giulia Sarti (Ansa)

Giulia Sarti (Ansa)

Rimini, 18 febbraio 2018 - Giulia Sarti si è autosospesa dal M5s. L’ha annunciato ieri la parlamentare, tornata nel pomeriggio in Questura (con un avvocato) per integrare la denuncia contro Bogdan Andrea Tibusche, meglio noto come Andrea De Girolamo.

LEGGI ANCHE L'AGGIORNAMENTO: Giulia Sarti presenta un'altra denuncia contro l'ex: "Mi sono sentita minacciata"

Bocche cucite su quanto avrebbe aggiunto ieri la pentastellata alla polizia. Ma nei prossimi giorni la Sarti potrebbe presentare un’altra denuncia, per tutt’altro genere di fatti. Già perché nelle ultime ore in rete sono ricomparse le foto che la ritraggono nuda. Sono quelle che qualche hacker aveva rubato alla Sarti e diffuso nel 2013. Quelle foto che erano state rimosse proprio grazie a Tibusche e alla polizia postale. «È una cosa gravissima, e guarda caso accade proprio adesso che Giulia è finita nella bufera. Andremo fino in fondo», assicura Sauro Sarti, il padre della ragazza. Le fotografie sono girate ieri su varie chat, e sono arrivate anche sui telefonini di alcuni politici riminesi.

Cinque anni in Parlamento

La Sarti è sotto choc, anche per questo. Ieri però ha deciso di rompere il silenzio in cui era chiusa da giorni, dopo essere stata tirata in ballo da Le Iene nella vicenda ‘rimborsopoli’. «Se ancora non fosse chiaro – è la premessa – non ho sottratto un centesimo di quanto avevo destinato al Fondo del microcredito». Per quanto riguarda i bonifici non versati, «c’è stato un errore di calcolo per uno del gennaio 2014», e «per altri due a gennaio e febbraio 2016, c’è stato un annullamento da parte della banca che non veniva segnalato: non avevo ragione di sospettare che non fossero andati a buon fine».

L'ex fidanzato in Procura: "Sapeva dei bonifici"

Infine «nel 2017 altri 4 bonifici sono risultati cancellati dopo essere stati effettuati». Ma «quei soldi non sono rimasti nei miei conti. Ho trasmesso tutti i documenti al M5s. Appena ho avuto chiarezza di quant’era accaduto con grande sofferenza personale ho dovuto denunciare una persona a me cara (De Girolamo). Ho segnalato agli inquirenti ogni cosa». La Sarti ribadisce di aver versato «23mila euro il 14 febbraio» per sanare la sua posizione, nonostante «nulla di quel denaro fosse rimasto a me». Secondo il blog dei 5 stelle, la differenza fra le donazioni dichiarate dalla Sarti e quelle eseguite è di 19.399 euro. Lei dichiara di aver donato «160.620,09 euro».

Temendo che «il mio calvario personale possa indebolire il Movimento mi sono autosospesa – annuncia la Sarti – Finché questa triste storia non verrà chiarita voglio affrontarla da sola e non arrecare il benché minimo danno alla campagna elettorale». La riminese è pronta a lasciare il seggio (quasi certo visto che è capolista al plurinominale) alla Camera.

«In Parlamento non sopporterei mai di stare nel gruppo misto, quindi o questa vicenda sarà risolta prima della proclamazione, oppure rassegnerò immediatamente le mie dimissioni dalla Camera». Secondo voci vicine al M5s la Sarti potrebbe essere espulsa dal Movimento.