Premio Ilaria Alpi, la madre: "Chiedo di chiuderlo"

Riccione, Luciana Riccardi: "Non si può aspettare giustizia per vent’anni, non ce la faccio più"

Ilaria Alpi, la giornalista del Tg3 uccisa nel 1994 a Mogadiscio con Miran Hrovatin (omaggio)

Ilaria Alpi, la giornalista del Tg3 uccisa nel 1994 a Mogadiscio con Miran Hrovatin (omaggio)

Riccione (Rimini), 18 dicembre 2014 - "Chiudete il premio Ilaria Alpi". Lo chiede Luciana Riccardi Alpi, madre della giornalista uccisa a Mogadisco nel 1994. Ha scritto una lettera, fatta recapitare ai vertici del Premio, dell’Associazione e al sindaco di Riccione, Renata tosi. Ha usato parole ferme, lapidarie, che non lasciano spazio a dubbi. Luciana Riccardi, commentando il suo gesto ha spiegato che "non si può aspettare venti anni per avere giustizia".

Nelle righe si legge la sua intenzione di dimettersi dall’Associazione in memoria della figlia, che da fin da principio chiede e ricerca la verità su quanto accaduto in Somalia venti anni fa. Ma c’è dell’altro e quel "desiderio" di scrivere la parola fine al Premio è arrivata come un fulmine a ciel sereno su quelli che sono gli attori protagonisti della manifestazione.