Presta i soldi al barista con un tasso del 250%, poi lo minaccia: condannato a 4 anni per usura

Il 34enne di origini siciliane dovrà anche pagare mille euro di multa

Soldi (Ansa)

Soldi (Ansa)

Rimini, 23 ottobre 2014 - Salvatore Cassarà, 34 anni, siciliano d'origine, è stato condannato a 4 anni di reclusione per estorsione, usura e minacce.

L'uomo, nel dicembre dello scorso anno, dopo aver prestato 4.000 euro al titolare di un bar di Riccione in difficoltà economiche, ne aveva preteso la restituzione di 6.000. Il commerciante, 50enne residente a San Clemente, sempre nel Riminese, in un primo momento aveva cercato di onorare il prestito ricevuto nonostante il tasso usurario conteggiato dalla Procura, del 250%.

L'uomo infatti al siciliano aveva versato 4.850 euro, ma poi non ce l'aveva più fatta e aveva iniziato a tardare con i pagamenti pattuiti. A quel punto era scattate le minacce di morte del siciliano che si era più volte presentato al bar con fare minaccioso. "Se non paghi ti mando gli albanesi al bar e ti faccio sparare" diceva. E pretendeva il pagamento di 6.000 euro con versamenti settimanali da 1.500 euro.

Strozzato dai debiti, il titolare del bar aveva denunciato tutto ai carabinieri che hanno arrestato il siciliano a gennaio di quest'anno. Ieri, il 34enne, ancora agli arresti domiciliari, è stato condannato a 4 anni di reclusione e a 1.000 euro di multa. Il commerciante si è costituito parte civile con l'avvocato Matteo Paruscio.