Miramare, rissa fra prostitute bulgare per il posto sul lungomare

Giovani bulgare volevano ‘sfrattare’ le più anziane

Prostitute sul lungomare di Rimini (Foto Pasquale Bove)

Prostitute sul lungomare di Rimini (Foto Pasquale Bove)

Rimini, 31 maggio 2016 - «Correte, si stanno accoltellando». La telefonata è arrivata al centralino delle forze dell’ordine. Alcuni passanti in viale Cavalieri di Vittorio Veneto hanno subito pensato al peggio quando hanno visto alcune signorine, in abiti succinti e tacchi altissimi, darsele di santa ragione ed urlando in una lingua che non era italiano. Mancavano pochi minuti a mezzanotte quando la battaglia ha avuto come scenario Miramare.

Alcune lucciole di origine bulgara erano ‘al lavoro’ sulla strada, in attesa dell’arrivo dei clienti quando hanno visto comparire altre ragazze più giovani, loro connazionali. Le tre nuove arrivate si sono piazzate nella zona già occupata dalle ‘veterane’ che non hanno gradito l’invasione. Le più esperte hanno subito spiegato alle giovanissime lucciole di cambiare aria oppure di pagar loro quello spazio, ma le nuove non hanno voluto sapere ragione. «Noi da qui non ci muoviamo», hanno replicato. Prima sono volati gli insulti, poi le donne, sette in tutto, sono arrivate alle mani. Schiaffi, tirate di capelli, il tutto sotto gli occhi di passanti che, preoccupati, hanno subito telefonato al 113 e al 118.

Sul posto sono arrivate due ambulanze del 118 ed una Volante della Polizia. Ma fortunatamente nessuna delle contendenti era ferita seriamente, nè tantomeno era comparso alcun coltello. Infatti nessuna delle ragazze ha voluto farsi trasportare in ospedale per le cure del caso. Gli agenti di Polizia hanno poi allontanato le giovani dal marciapiede.

Con l’avvicinarsi dell’estate, ogni anno a maggio giungono in Riviera dall’Est, Bulgaria e Romania su tutti, ragazze che vengono a fare «la stagione», ossia che si prostituiscono per tre mesi.Ai parenti che restano a casa, raccontano di aver trovato un lavoro come cameriera o hostess. Un’autentica menzogna per nascondere quella che è la cruda realtà: vendono il proprio corpo.

Le più giovani e belle riescono anche ad incassare fino a 30mila euro per i tre-quattro mesi di ‘lavoro’ in strada o in alcuni appartamenti. «Mi compro una casa con quei soldi», si giustificano spesso. Alcune poi sono delle autentiche habituèe della Riviera con una clientela fidelizzata che ritrovano di anno in anno. Un mercato, quello del sesso, che non conosce crisi.