Casteldelci (Rimini), 6 dicembre 2012 - Luigi Cappella, capogruppo di minoranza dell'amministrazione comunale di Casteldelci ha annunciato l'intenzione della minoranza di dimettersi in seguito alla vicenda che ha portato all'arresto del sindaco, Mario Fortini con l’accusa di violenza sessuale aggravata su una bambina e detenzione di materiale pedopornografico.

Il Comune di Casteldelci sarebbe così a rischio commissariamento. Proprio ieri Fortini, nel respingere le accuse, aveva detto che non si sarebbe dimesso perché le accuse contro di lui sarebbero, ha detto, "solo una ritorsione". “Pur rimettendo da subito nelle mani della mia maggioranza le dimissioni - ha spiegato il sindaco - non le ritengo ancora necessarie, prima perché io credo che la presunzione d’innocenza valga sino all’ultimo grado di giudizio, per cui sarebbero intese quasi come una conferma di colpevolezza, che io rigetto decisamente”. Il sindaco del borgo del Montefeltro (450 abitanti) ha inoltre ricordato che “con le dimissioni verrebbe immediatamente nominato un commissario prefettizio che ovviamente ha compiti di gestione dell’ordinaria amministrazione e tenere i conti a posto, i programmi politici, cioe’ di lavori da fare, non gliene puo’ fregare di meno”.

Questa invece la motivazione di Cappella e l'appello ai colleghi: "Facciamoci carico insieme del malessere profondo che c'è nell'animo delle persone di Casteldelci. La pompa di benzina viene dopo la coesione sociale. Serve un messaggio forte e chiaro di fiducia nel futuro. Dimettiamoci tutti con l'impegno di costruire da subito una proposta di governo unitario per le prossime elezioni, da tenersi il prima possibile (...) Per corettezza vi diciamo che noi in ogni caso ci dimetteremo"