San Leo (Rimini), 22 aprile  2014 - A distanza di quasi due mesi dal crollo della rupe di San Leo, entro questo fine settimana quattro delle otto famiglie potranno rientrare a casa. Il Comitato istituzionale si è incontrato alla Prefettura di Rimini. Presieduto dal presidente regionale Vasco Errani e composto dal prefetto di Rimini, dall’assessore regionale alla Protezione Civile, Paola Gazzolo, dal presidente della Provincia, dal presidente dell’Unione dei Comuni Valmarecchia, dal sindaco e dal direttore regionale per i Beni culturali e paesaggistici dell’Emilia-Romagna, insieme ad assessori e tecnici dei vari enti, il Comitato ha fatto il punto sulle analisi dei dati raccolti dal monitoraggio della rupe. E la decisione è stata presa: finalmente è stata attivata una zona verde che è tornata agibile. In questa area, l’allarme è rientrato e entro questo fine settimana, massimo primi di maggio, riaprirà la caserma dei carabinieri, 4 famiglie rientreranno nelle loro abitazioni a schiera e anche la scuola (che comprende elementari e scuola dell’infanzia) potrà essere riaperta. “Ma in accordo con tutti gli enti abbiamo deciso di riaprire l’edificio scolastico solo per le elezioni. Lasceremo i bambini a Palazzo Mediceo fino a fine anno scolastico, per evitare ulteriori spostamenti e scombussolamenti per le famiglie” afferma il sindaco Mauro Guerra.

Errani e la Gazzolo hanno affermato anche che la Regione presto stanzierà altri 250mila euro per attivare una seconda fase di monitoraggio più approfondito sulla rupe, “per definire entro giugno se far rientrare l’allarme anche per le altre abitazioni e riportare a casa gli ultimi sfollati” afferma l’assessore Gazzolo. Tra le notizie positive, la rocca è stabile: i dati raccolti non hanno evidenziato evoluzioni della frana. Ma restano due notizie negative: resta chiusa la strada che porta alla Fortezza (aperta solo ai mezzi di soccorso) e il piccolo tratto di circonvallazione che costeggia ancora la zona rossa.

Rita Celli