Muore mentre cena al ristorante

Cattolica, i primi che hanno soccorso il 33enne sono stati due clienti del locale

Il ristorante ‘Gente di mare’ a Cattolica, dove è morto Giuseppe Avolio  mentre  cenava assieme a un gruppo di colleghi di lavoro

Il ristorante ‘Gente di mare’ a Cattolica, dove è morto Giuseppe Avolio mentre cenava assieme a un gruppo di colleghi di lavoro

Cattolica, 14 febbraio 2016 - Morto mentre cenava con i colleghi di lavoro al ristorante ‘Gente di mare’, noto e prestigioso ristorante di Cattolica.

Un malore improvviso quello che ha colpito Giuseppe Avolio, 33 anni, origini calabresi, residente a Verucchio, che non gli ha lasciato scampo.

Che cosa è successo?

«Erano le 23,30 e stavano terminando di cenare. Era una cena molto tranquilla, non c’era nemmeno la musica. Era una tavolata molto serena», racconta Giacomo Badioli, titolare del locale.

Erano vostri clienti abituali?

«No, non avevamo mai visto prima queste persone, ma ci avevano detto che erano venuti da noi per una cena aziendale».

Avevano mangiato qualcosa di particolare?

«Avevano scelto tutti un menù degustazione, per fare le cose uguali».

Qualcuno si è accorto che il giovane stava male?

«No, si è sentito male improvvisamente, si è svolto tutto in pochi attimi. In un primo momento abbiamo pensato che si trattasse di un attacco epilettico».

E cosa avete fatto?

«Abbiamo subito chiesto se in sala c’era un medico e si sono subito alzate due persone che hanno iniziato immediatamente la rianimazione, intanto che noi chiamavamo l’ambulanza. I soccorsi sono arrivati subito e anche il personale medico ha eseguito subito la rianimazione ma non c’è stato nulla da fare».

Immaginiamo lo choc anche delle altre persone presenti nel locale.

«Eravamo tutti molto scossi, ma anche il personale di sala ha reagito molto bene, con grande professionalità. Purtroppo a qualcuno era già successo di assistere a malori molto gravi, anche mortali. Abbiamo fatto alzare tutti e cercato di fare tutto il possibile per la privacy di questa persona. Siamo veramente addolorati di quello che è accaduto a questo giovane. Ci si rende conto di come le cose possano finire così, in un attimo, in una serata serena e tranquilla. Questa comunque abbiamo annullato il cabaret».

In segno di lutto?

«E’ un segno di rispetto nei confronti di questo ragazzo che ci sembrava doveroso fare. Il ristorante è aperto ma senza cabaret.».