Riccione, in centro niente bikini e piedi nudi

Dopo il no ai pr, altre ordinanze in nome del decoro e multe da 50 euro

Bikini (afp)

Bikini (afp)

Riccione, 11 aprile 2015 - Primo giorno di giugno, parte la stagione dei divieti. L’estate libera e spensierata, a Riccione, dovrà rispettare regole scritte in nome del decoro. Ne faranno le spese i ragazzi che salgono dalla spiaggia in costume, e chi cerca un po’ di refrigerio camminando a piedi nudi in centro dopo avere calcato la sabbia bollente. Altri divieti per chi sogna l’estate da pierre in riviera, e chi appiccica adesivi o locandine per pubblicizzare serate indimenticabili e locali. Non si potrà fare nulla di tutto questo e nemmeno aggirarsi tra i turisti cercando di piazzare palloncini, rose o giochi ai bambini.

La passeggiata del turista diventerà sacra, vietato interferire o disturbare. Il decoro, parola che la giunta Tosi, con in testa il vicesindaco Luciano Tirincanti, ha spostato, imporrà regole ferree e multe. Per i pierre, come annunciato, il divieto sarà totale. Chi ama camminare a piedi scalzi si affretti, c’è tempo fino alla fine di maggio. Quando il Greenpark lascerà la città, la pratica lanciata dal sindaco Tosi che si è fatta riprendere dalle telecamere camminando scalza sull’erba sintetica, non sarà più di tendenza, al contrario verrà multata. Cinquanta euro tondi sarà la sanzione da pagare anche per chi, annuncia Tirincanti, «si presenterà a torso nudo o in bikini». Ogni attività o azione verrà contrastata con un’ordinanza o applicando le leggi in vigore. «E’ il caso di chi vende i giocattolini, o si aggira tra la gente vestito da fantasma cercando di piazzare palloncini o rose. Li combatteremo con un’azione molto più repressiva rispetto al passato. Visto il successo che sta riscuotendo Riccione ci aspettiamo un aumento di queste persone. Non staremo a guardare». Ed eccoci agli ambiti di intervento delle ordinanze. Per quanto riguarda i Pierre il divieto varrà in tutti i viali e spazi aperti. Costumi e piedi nudi verranno cacciati dall’isola pedonale compresa tra viale Corridoni a sud e piazzale Ceccarini. La pubblicità scomparirà dal ‘salotto’. I venditori di rose saranno trattati «come commercianti abusivi, e contrastati senza confini». La pioggia di divieti è pronta ad abbattersi sulla città.