Tragedia sfiorata al Palacongressi, lastra di vetro in bilico sulla strada. Le foto

Riccione, attimi di paura in viale Virgilio che è stato transennato per sicurezza

La scala mobile dei vigili del fuoco al Palacongressi di Riccione (foto Schicchi)

La scala mobile dei vigili del fuoco al Palacongressi di Riccione (foto Schicchi)

Riccione (Rimini), 1 luglio 2016 - Attimi di panico al Palacongressi di Riccione (LE FOTO), dove si è sfiorata la tragedia. Un finestrone di vetro ad apertura automatica, che pesa 150/200 chili, all’improvviso si è ribaltato verso l’esterno, rimanendo in bilico all’altezza di 45 metri, proprio mentre si apriva. Sono stati momenti di grande apprensione, che hanno fatto sobbalzare il cuore in gola.

Nel caso in cui il vetro fosse piombato a terra, oltre a mettere a rischio la vita di qualche passante, dato che non si scheggia, avrebbe potuto sfondare il solaio sottostante. Per fortuna l’ingresso principale del Palas era chiuso. Sul posto sono intervenuti immediatamente sia gli agenti della Polizia municipale che hanno transennato viale Virgilio, strada di collegamento tra i viali Ceccarini e Fogazzaro, sia i Vigili del fuoco.

La rimozione del vetro è stata conclusa intorno alle 20 da una ditta specializzata, dopo ore di faticoso lavoro. Il gravissimo episodio presenta anche un aspetto inquietante. Durante la rimozione dell’infisso, gli addetti ai lavori e il personale del Palas si sono accorti che al sistema vasistas (quello che consente di aprire la finestra su un cardine orizzontale ed é regolabile con delle catene) mancavano i ferri, che fungono da sicura. Ora si cercano i responsabili di questa omissione. Nel frattempo sono partite in modo capillare le verifiche su tutte le vetrate. Ne da conferma il presidente della New PalaRiccione, Stefano Caldari che dice: «Stiamo facendo tutti i controlli a ritroso, fino all’ultima manutenzione per capire chi sia il responsabile. Non si tratta certo di un intervento recente. Vogliamo capire se è dovuto a una mancanza dell’azienda costruttrice o di qualcun altro che, eseguiti i lavori, non ha rimesso quei ferri». Considerata l’altezza e il peso del finestrone, che corrisponde all’ufficio commerciale, si esclude il sabotaggio.