Riccione, il ‘salotto’ chiude le porte ai pierre. Dalle multe alle fughe in bicicletta

I negozianti respingono la politica della Confcommercio

Folla in viale Ceccarini

Folla in viale Ceccarini

Riccione, 29 luglio 2014 - I PIERRE non si sono estinti di colpo per volere del Comune. Anche nell’ultimo weekend i vigili ne hanno colti in fallo cinque, e per tutti è scattato il verbale da 50 euro. Intanto in ‘salotto’ cresce il malumore contro il presidente di Confcommercio provinciale, Gianni Indino, che da settimane cerca una mediazione per permettere ai pierre di sopravvivere alla legge imposta dal vicesindaco Luciano Tirincanti. Una posizione, quella del presidente, per dare respiro ai locali della notte che hanno visto la clientela diminuire a stagione cominciata. Diversi commercianti del centro, che da sempre sostengono le battaglie per togliere i pierre dal centro, sono associati a Confcommercio.

«Le uscite del presidente Indino – dice Anna Baleani dell’omonima gioielleria - mi hanno lasciato l’amaro in bocca. E’ il mio presidente, ma in questo caso non mi rappresenta. Ed è inutile che invii responsabili dell’associazione lungo il viale per testare il polso e chiedere a noi come vediamo la questione pierre. La risposta che ha ricevuto è sempre la stessa. E’ da tanti anni che contestiamo quanto fanno i pierre e le discoteche chiedendo all’amministrazione di darci un taglio. E finalmente abbiamo avuto una giunta che ci ha ascoltato». Nel Consorzio del viale, tra gli associati alla categoria, c’è chi mastica amaro. «Il malcontento c’è – precisa il vicepresidente Michele Bruno -. La nostra non è una guerra ai giovani, ci mancherebbe altro, ma la situazione era ingestibile. Non capisco cosa voglia e dove voglia arrivare Indino, perché una vera proposta non l’ho letta. Al contrario noi eravamo disponibili ad accettare la presenza di dodici pierre limitati a piazzale Ceccarini, ma la proposta è stata bocciata. Il presidente non può permettere l’assembramento e i problemi che abbiamo sempre contestato. Ci va della nostra immagine».

Il coro è unanime: «Mi sono sempre battuto contro i pierre invasivi e insistenti che importunano le persone – dice Massimiliano Giusti di Antonia Più -. Non è possibile continuare così nel 2014, per questo chiediamo il presidio dei vigili, per dare decoro al viale». Intanto i pierre ‘clandestini’ non mollano. Erano pronti a un’altra stagione a Riccione, quando il Comune ha varato l’ordinanza che li mette al bando. Così c’è chi non molla e ci prova comunque studiando strategie per evitare la multa. Tra i più fantasiosi c’è il pierre in bicicletta, pronto a scattare sui pedali all’arrivo delle divise.