Tornano le carovane di nomadi, un residente: "Ho contato venti camper"

Dalla primavera all'autunno campo insediato in via San Martino in Riparotta

Le carovane di nomadi in sosta ieri a San Martino in Riparotta

Le carovane di nomadi in sosta ieri a San Martino in Riparotta

Rimini, 31 marzo 2015 - Ci risiamo. Torna la bella stagione e arrivano i ‘rinforzi’ per i già numerosissimi nomadi presenti sul territorio riminese. L’avamposto scelto è sempre lo stesso, da molti anni: quel tratto di 200-300 metri di via Emilia, sovrastata dal sovrappasso di via San Martino in Riparotta, che dalla primavera sino al primo autunno viene scelto quale vero e proprio ‘campo nomadi’ ad alto turn over da centinaia di persone.

«Solo l’altro giorno ho contato più di venti camper e caravan, modelli anche di grandi dimensioni e molto costosi», attacca Romano Pozzi, uno dei residenti del tratto di strada, che combatte da anni inutilmente una personale battaglia contro la ‘sosta selvaggia’ delle carovane dei nomadi. «Faccia pure il mio nome, io non ho paura a questo punto – prosegue Pozzi –. Qui abitiamo in una dozzina di famiglie, e nonostante le decine di firme raccolte, le lettere di segnalazione e protesta alle autorità e all’amministrazione comunale, non è mai cambiato niente. Anzi, la polizia stradale, per fortuna quantomeno senza multarci, ci ha spiegato che le nostre uscite dai cortili delle casea sulla via Emilia sono pericolose».

Con cosa se la prendono i residenti esattamente? «Ci diversi ordini di problemi – continua Pozzi – uno dei quali è rappresentato dall’aspetto igienico sanitario. Lo vede quel boschetto? – chiede Pozzi indicando una macchia di verde sotto il cavalcavia –, beh, viene utilizzato dagli abitanti dei camper spesso come vespasiano a cielo aperto. E quando il vento tira da nord a sud, in casa nostra ci arrivano olezzi non proprio gradevoli. E poi la strada è sempre in parte occupata dai loro mezzi, e dobbiamo fare lo slalom per transitare». In passato anche momenti di tensione tra nomadi e residenti, con qualcuno di questi che si è beccato una sonora ‘pacca’ sul cofano dell’automobile. Pochi giorni fa un tecnico comunale ha fatto rilievi, su richiesta dei residenti, sulla sede stradale. «Vedremo i risultati», ironizza Pozzi.