In Romagna crollano gli incassi da multe: -30%

A Rimini sono scesi del 16,7% rispetto al 2013

Un vigile fa una multa (foto NewPress)

Un vigile fa una multa (foto NewPress)

Rimini, 2 marzo 2015 - Considerate spesso, anche se non troppo apertamente, un valido sistema per fare cassa, il loro calo obbligherà gli enti locali a rivedere alcune strategie.

Dati tutti negativi per le province romagnole, e non solo, per quanto riguarda gli incassi da contravvenzioni al codice stradale nel 2014. Le tanto odiate, dagli automobilisti, multe.

Dati alla mano in Romagna la provincia di Rimini guida le entrate con 5,4 milioni di euro incassati l’anno scorso dalle contravvenzioni, in calo rispetto al 2013 del 16,7%. Ogni patentato paga in media 56,8 euro all’anno.

Circa 10 in meno rispetto al 2013, ricorda l’assessore alla Polizia municipale, Jamil Sadegholvaad, annunciando per il 2015 rinforzi sulle strade. Infatti “l’incidentalità stradale ogni anno chiede un tributo di dolore enorme, avendo anche un costo sociale altissimo, nel 2013 quasi 210 milioni di euro”.

Tornando alla classifica, più staccata dalla città di Fellini, c’è Ravenna, con Palazzo Merlato che recupera nel 2014 dalle multe 3,9 milioni di euro, con un calo che arriva al 17,5%.

Per ogni patentato ravennate si tratta in media di neanche 37 euro. Ancora più distante Forlì, che si piazza 67esima in Italia, con 2,2 milioni di euro d’incasso, 28,5 per patentato, in diminuzione di oltre il 23,5%.

Il calo delle entrate a Rimini del 16,7%, non troppo superiore al dato nazionale che registra una discesa del 12,4%, si giustifica, spiega l’assessore Sadegholvaad, da una parte con l’introduzione dall’autunno del 2013 della possibilità di pagare la sanzione ridotta del 30% entro cinque giorni dal verbale; dall’altra, con “l’incidenza della crisi dei consumi negli spostamenti”.

Rimini passa così dal 22esimo al 27esimo posto nella classifica dei capoluoghi italiani, ma “francamente- sottolinea- guadagnare o perdere posizioni mi interessa fino ad un certo punto”. Occorre invece fare sì, conclude l’assessore, che “il centro storico, e l’intero reticolo viario di competenza comunale, non sia invaso da automobili parcheggiate nei posti più assurdi” e “cercare di trovare il modo per ridurre il numero, ancora troppo alto, di incidenti stradali”.

Ecco allora l’impegno per “più agenti in strada, più verifiche sulla validità coperture assicurative e sull’abuso del pass disabili o ancora sul rispetto degli attraversamenti pedonali e sulla sosta selvaggia”. Cosi’ come per “una maggiore civiltà e sicurezza”.

(fonte Dire)