Patenti nautiche ‘facili’
San Marino, 24 marzo 2015 - Nessun coinvolgimento degli «enti pubblici» e delle «istituzioni» di San Marino nella vicenda ma solo singoli cittadini del Titano interessati dall’inchiesta condotta, alcuni mesi, fa dalla Procura di Rimini sulla vendita di patenti nautiche che ha portato all’arresto di due ufficiali della Guardia costiera, uno di Rimini e uno di Pesaro. È quanto si legge in una nota della Segreteria di Stato per i Trasporti sanmarinese. Quello che è stato definito come ‘filone sammarinese' dell’indagine, viene spiegato, «non riguarda in alcun modo l’Autorità per l’Aviazione Civile e la Navigazione Marittima, bensì alcuni cittadini sammarinesi che avrebbero aderito al modus operandi rivelato dall’indagine, ossia avrebbero pagato per ottenere la patente nautica a Rimini senza sostenere l’esame».
Quindi, prosegue la nota, «quello che è stato definito come ‘coinvolgimento del Titano non può in nessun caso essere inteso nel senso di un coinvolgimento dell’attività istituzionale dei competenti enti pubblici, che hanno sempre agito in osservanza della normativa esistente, bensì si riferisce a privati cittadini sui quali le autorità italiane stanno prendendo informazioni». Dall’entrata in vigore della normativa sul rilascio delle patenti nautiche, nel giugno del 2010, scrive ancora la Segreteria di Stato per i Trasporti, da San Marino, «sono state rilasciate/convertite circa 120 patenti nautiche ed ogni pratica è stata svolta nel rispetto della suddetta normativa». In particolare, viene precisato, «ogni rilascio è stato preceduto dalla prevista prova teorica, svolta alla presenza di una commissione di esperti e sotto la supervisione di un presidente e da una prova pratica in mare alla presenza sempre dei suddetti esperti. Solo all’avvenuto esito positivo di entrambe le prove - chiosa la nota - i funzionari dell’Autorità procedono al rilascio delle patenti nautiche».