Sedicenne muore in discoteca dopo avere assunto ecstasy

Il giovane si è sentito male al Cocoricò. Era in vacanza a Pinarella con gli amici

Lamberto Lucaccioni, morto per ecstasy. Malore al Cocoricò (Facebook)

Lamberto Lucaccioni, morto per ecstasy. Malore al Cocoricò (Facebook)

Riccione (Rimini), 19 luglio 2015 - Un ragazzino di appena 16 anni, Lamberto Lucaccioni, di Città di Castello (Perugia) è deceduto all’ospedale di Riccione dopo essersi sentito male nella discoteca Cocoricò (FOTO). Pare avesse assunto dell’Mdma, ecstasy.

Il giovane era nel locale con due amici e si è sentito male mentre ballava in pista, intorno alle 4 della scorsa notte sotto gli occhi dei due amici che subito l’hanno aiutato portandolo fuori dal locale, dove staziona sempre un’ambulanza del 118. E' morto poco dopo all'ospedale Ceccarini. Il magistrato di turno ha disposto l’autopsia

I genitori del 16enne sono stati avvertiti mentre si trovavano a casa e sono arrivati in nottata a Riccione da Città di Castello.

Lamberto era in vacanza a Pinarella di Cervia con altri due amici di 17 anni. Alloggiava con i genitori di uno dei due compagni in un appartamento per le ferie. Ieri sera i tre ragazzi hanno preso il treno per Riccione, per andare a ballare al Cocoricò. 

Lamberto Lucaccioni, il 16enne morto al Cocoricò

Da una prima ricostruzione il decesso sembra essere legato all’assunzione di sostanze stupefacenti, in particolare di ‘mdma’, ecstasy. Saranno, comunque, gli esami tossicologici a chiarire con precisione i contorni della vicenda.

I carabinieri  di Riccione stanno raccogliendo le testimonianze degli amici del minorenne e indagano per ricostruire la dinamica dei fatti e per capire chi ha venduto, e dove, la droga al ragazzo e se in discoteca erano state servite loro bevande alcoliche. Sequestrate anche le immagini delle telecamere interne ed esterne della nota discoteca della Riviera che verranno esaminate nelle prossime ore. Le indagini per ora sono per morte conseguente ad altro reato, ossia lo spaccio di droga. 

Poco meno di un mese fa, il 26 giugno,la discoteca Cocoricò si era 'trasferita' a San Patrignano dove, per i 1.500 ragazzi della comunità, aveva organizzato una grande festa in occasione della giornata mondiale della lotta alla droga. L'auditorium della comunità si era trasformato in una grande discoteca (FOTO) grazie ai dj del locale, incoronato dal mensile britannico 'DjMag' come la più importante discoteca italiana e la 16/a nel ranking mondiale.

Il sindaco di Riccione, Renata Tosi, ha convocato d'urgenza una riunione politica di giunta: "Sono molto addolorata per la perdita di una così giovane vita, mi sento vicina alla famiglia", ha detto . "Oggi è un giorno di lutto - ha ribadito - nulla, nessun provvedimento severo che si potrà adottare darà sollievo alla famiglia". "Come amministrazione - si legge in una nota diffusa dal Comune - siamo fermamente impegnati a contrastare ogni forma di eccesso. Su questo non smetteremo di vigilare né di intervenire con forte determinazione, pronti anche a decisioni radicali".

Il titolare del Cocoricò, Fabrizio De Meis, ha lanciato un appello: "Il locale ogni anno spende 150mila euro in sicurezza. Vogliamo fare di più, magari con un'unità cinofila, cani antidroga, a spese dell'imprenditore». Al Cocoricò nel dicembre 2004 un 19enne marchigiano morì per un'overdose di ecstasy, nel dicembre 2011 un 18enne di Cattolica si salvò solo grazie al trapianto di fegato. La sospensione della licenza poi è già scattata nel 2013 per tre settimane, 15 giorni nel 2011 e due giorni nel 2014.