Sequestrati a Riccione due locali in ‘mano’ all’ndragheta

Il provvedimento è scattato dopo le indagini della Guardia di Finanza nell’ambito dell’operazione ‘Aemilia’

L’inchiesta è stata condotta dalla Guardia di Finanza, coordinata con la Direzione distrettuale antimafia di Bologna

L’inchiesta è stata condotta dalla Guardia di Finanza, coordinata con la Direzione distrettuale antimafia di Bologna

Riccione, 3 settembre 2015 - Due noti locali di Riccione sequestrati nell’ambito dei nuovi sviluppi dell’operazione ‘Aemilia’ contro le infiltrazioni della ’ndragheta in Emilia Romagna.

L’indagine della Guardia di Finanza di Rimini, condivisa con la Direzione distrettuale antimafia di Bologna, ha portato al sequestro preventivo delle società CU.GI.RA sas e MAGU srl, che gestivano noti a bar-pasticceria nel centro di Riccione.

Le Fiamme gialle sono riuscite a ricondurre le due aziende ai fratelli Michele e Francesco Bolognino, affiliati alla cosca della ‘ndrangheta calabrese ‘Grande Aracri’ e coinvolti nell’operazione ‘Aemilia’.

I riscontri hanno permesso di accertare che i due fratelli erano di fatto i titolari delle attività commerciali mentre gli attuali rappresentanti legali e intestatari delle due società erano solo prestanome compiacenti. I locali saranno ora gestiti da un amministratore nominato dal tribunale.