Sesso online con una 13enne: l’orco è un militare

Ricattava la ragazzina per costringerla a continuare

La 13enne era caduta nella trappola del militare che si era spacciato per un coetaneo e la costringeva ad atti sessuali online

La 13enne era caduta nella trappola del militare che si era spacciato per un coetaneo e la costringeva ad atti sessuali online

Rimini, 23 novembre 2015 - A 13 anni cade nella rete dell’orco del web che prima la convince ad atti sessuali online, poi la ricatta per costringerla a continuare. Dietro la maschera, hanno scoperto gli investigatori della Polizia postale di Rimini, c’era nientemeno che un militare dell’Esercito.

Il giovane, 28 anni, è ora indagato per estorsione, mentre la ragazzina dovrà fare i conti per un pezzo con l’incubo in cui è caduta.

La trappola scatta naturalmente su Facebook. E’ lì che il ‘cacciatore’ contatta la sua preda, spacciandosi anche lui per un 13enne. I due fanno amicizia che diventa via via sempre più intima, fino a quando l’altro la convince a spogliarsi e a fare sesso virtuale su Skype.

Lei accetta: in quell’universo è come se i ragazzini non si rendessero conto di quello che fanno, o forse hanno la convinzione di non farlo davvero. La cosa va avanti per un pezzo, lei è letteralmente soggiogata. Poi però improvvisamente decide di troncare, forse perché le richieste del ‘coetaneo’ si sono fatte troppo spinte. Ed è da quel momento che precipita in un incubo.

L’altro non ha nessuna intenzione di lasciare andare il suo ‘giocattolo’, e l’avverte: o continua a soddisfare le sue esigenze o quelle immagini faranno il giro del mondo. Lo vedranno tutti, anche i suoi compagni di scuola. La 13enne è disperata, non sa come uscire da quella prigione, mentre lui continua a mandargli anche messaggi hard sul cellulare.

Telefonino che lei un giorno dimentica a casa e che finisce nelle mani della mamma, la quale decide di andare a vedere chi continua a messaggiare la figlia continuamente. Quando legge quello che c’è scritto, quasi si sente male. Esce di casa come una furia e si precipita a scuola, prende sua figlia e va dritta alla Polizia.

Sono gli agenti della Postale a ricostruire a ritroso le tracce dell’orco, fino a quando, qualche settimana fa arrivano a dargli un volto. Non è quello di un 13enne, ma di militare dell’Esercito.