Discute con la Finanza, Gnassi indagato per turbativa di pubblico servizio

Il primo cittadino: “Ho tanta pazienza e testimoni, verrà tranquillamente e serenamente riportata la verità fattuale nelle sedi deputate”

Andrea Gnassi

Andrea Gnassi

Rimini, 29 maggio 2015 - Il sindaco di Rimini Andrea Gnassi è indagato dalla Procura per turbativa di pubblico servizio. Gnassi, secondo un rapporto della compagnia della Guardia di Finanza trasmesso alla Procura, la sera dell’8 dicembre intorno alle 19 sarebbe intervenuto mentre i militari in borghese procedevano ad un verbale per omessa istallazione di misuratore fiscale, ossia il registratore di cassa.

Ad essere multato, il presidente dell’associazione Equilibri eventi che gestiva il bar all’interno dello spazio espositivo «Matrioska Lab», negli spazi dell’Ala Moderna del Museo della Città a Rimini, che aveva appena servito un calice di vino e incassato 2 euro senza avere registratore di cassa.

Il sindaco, secondo il rapporto dei finanziari, sarebbe intervenuto «turbando» lo svolgimento del servizio che comunque era però andato a buon fine.

«Vengo informato in questo momento dalla stampa locale che avrei ricevuto una denuncia per turbativa nello svolgimento di un pubblico servizio (sic!) - si legge in una nota del sindaco Gnassi - lo scorso dicembre per avere discusso con personale della Guardia di Finanza durante consueti controlli al punto ristoro di ‘Matrioska’, organizzata nei Musei comunali. Solo con uno sforzo immane di memoria ritorno a quel giorno, confortato fortunatamente dai ricordi più vividi di dirigenti e collaboratori del Comune, lì presenti per lo svolgimento della manifestazione, e di altri testimoni oculari. Era una normale situazione in cui veniva di fatto spiegato ai rappresentanti della Finanza la natura e la particolarità di questa iniziativa pubblico-privata, che offriva vetrina e lavoro a centinaia di artigiani e attività locali. Quella situazione si concludeva peraltro con esaustive spiegazioni e una cordiale stretta di mano».

«Oggi, secondo quanto mi riportano gli organi d’informazione locali,- si legge - tutto questo farebbe scaturire a mesi di distanza una indagine che, con calma e pazienza, verrà tranquillamente e serenamente riportata alla verità fattuale nelle sedi deputate. Fortunatamente, ho molti più testimoni che memoria. E sicuramente tanta pazienza quanti testimoni».