Un sindaco tra due fuochi

IL COMMENTO

Rimini, 22 marzo 2015 - Manca ancora un anno al voto per le amministrative a Rimini, ma in tanti scaldano i motori per sfidare Andrea Gnassi. Una dopo l’altra escono allo scoperto le liste civiche. E non mancano ‘sperimentazioni’ politiche inimmaginabili sono a qualche tempo fa. ‘Parte civile’, ad esempio, mette insieme il ciellino Bruno Sacchini con il laico Mario Ferri, già assessore al Bilancio, per un programma che punta su privatizzazioni e riduzione delle tasse.

‘Cuore di Rimini’, invece, nasce come emanazione di un gruppo Facebook con oltre 8mila iscritti: ‘La Rimini che vorremmo’. Seguendo l’esempio dei ‘grillini’, tenterà di trasformare in voti la partecipazione raccolta sul web. Impresa non facile: il mondo reale e qiuello virtuale spesso non coincidono. Ma al primo appuntamento al ristorante si sono presentati in 400 in carne e ossa: roba da far impallidire anche i grandi partiti.

A tutto questo fermento ‘civico’, che comprende il Movimento 5 Stelle, si contrappone la crisi dei partiti tradizionale. Il Pd ha perso in un anno 1.200 iscritti: ora in provincia ne ha solo 2.300. Una bella botta: agli inizi degli Anni Ottanta il Pci accarezzava un ‘tesoro’di 20mila tessere. Non se la passa meglio il centrodestra, sempre più diviso e frammentato: ora si è aggiunta anche la crisi politica di Cielle.

Un anno è lungo: c’è tempo per riorganizzare le truppe dei diversi schieramenti. Ma l’attacco al sindaco è gà iniziato da due fronti. Su internet grillini e social netword cavalcano e organizzano la protesta, proprio mentre nel Pd c’è chi lavora per non ricandidare Gnassi. E il fuoco amico è sempre quello più pericoloso.