Skinhead, rissa con anarchici. Sei arresti

Blitz dei carabinieri: i fatti risalgono al marzo 2014

Naziskin (Foto d'archivio)

Naziskin (Foto d'archivio)

Rimini, 6 maggio 2016 - Dalle prime ore del mattino, 50 militari del comando provinciale di Rimini stanno eseguendo sei ordinanze di custodia cautelare domiciliari, e quindici denunce in stato di libertà, emessi dall’ufficio gip del tribunale di Rimini, nei confronti degli appartenenti a due gruppi contrapposti facenti capo uno agli autorganizzati di Rimini e l’altro agli Skinheads di Bellaria Igea Marina, responsabili a vario titolo dei reati di rissa aggravata dalla presenza di partecipanti che hanno riportato lesioni personali, danneggiamento aggravato su cose esposte alla pubblica fede in concorso, lesioni personali, porto abusivo aggravato di oggetti atti ad offendere in concorso, violenza privata aggravata poiché commessa da più persone riunite, resistenza a pubblico ufficiale in concorso aggravata dall’aver commesso il fatto da più persone riunite e travisate, invasione di terreni ed edifici effettuata da più di dieci persone in concorso, favoreggiamento.

L’operazione, iniziata nel marzo 2014, ha permesso di ricostruire la vicenda che aveva portato al fermo di indiziato di delitto di un appartenente al citato gruppo di destra, per l’accoltellamento di due membri gravitanti nel movimento anarchico locale, chiarendo i ruoli per ciascuno degli indagati e dei coinvolti nell’episodio, poi degenerato in rissa, avvenuto all’esterno di un locale da ballo della riviera riminese, dove i due gruppi rivali si erano fronteggiati.