Dal web una stoccata al gioco d’azzardo: "Facciamo colazione solo nei bar senza slot"

L'idea è nata dal gruppo Facebook "Chiacchiere fra cattolichini", e vuole premiare i gestori dei bar che rinunciano agli incassi del gioco d'azzardo

La provincia di Rimini è una di quelle dove si gioca di più

La provincia di Rimini è una di quelle dove si gioca di più

Rimini, 1 marzo 2015 - IL FRONTE ‘anti-slot’ si allarga sempre più. Se a Rimini il vicesindaco Gloria Lisi insorge contro il nuovo decreto legge in materia di gioco d’azzardo (destinato, a quanto pare, a ‘spuntare’ le armi dei comuni decisi a disincentivare il fenomeno, azzerando la possibilità di emanere divieti e sanzioni), in tutta la provincia già da tempo continuano a moltiplicarsi le iniziative contro il dilagare inarrestabile della ‘febbre del gioco’.

Come a Santarcangelo, dove il Comune, tre anni fa, era riuscito a fare chiudere una sala slot appena inaugurata impugnando un regolamento urbanistico tuttora in vigore. O come a Cattolica, dove già da mesi un gruppo di cittadini ha deciso di portare avanti una singolare campagna. «L’idea è semplice: per incentivare gli esercenti virtuosi, abbiamo deciso di andare a fare colazione solamente nei bar sprovvisti di slot machines – spiega l’organizzatore, l’albergatore Massimo Cavalieri –. Tutto parte dal gruppo Facebook ‘chiacchiere tra cattolichini’: qualcuno, forse anche in maniera provocatoria, ha pensato di lanciare questa proposta, che è stata subito sposata da tantissimi residenti e si è formato un gruppo di circa venti/venticinque persone. Nelle scorse settimana abbiamo già visitato due bar: ovviamente, si tratta di locali che hanno deciso di rinunciare alle macchinette per il gioco d’azzardo. Sicuramente, visto il successo riscosso, l’iniziativa sarà replicata anche in futuro».

«Quella del gioco d’azzardo – prosegue Cavalieri – è una piaga che sta mettendo in ginocchio sempre più famiglie: personalmente, resto sempre amareggiato quando vedo uomini e donne di ogni età ed estrazione sociale che dilapidano tutti i loro risparmi facendosi ipnotizzare dalle slot. Con questa campagna abbiamo voluto premiare quei gestori di bar che hanno deciso di non speculare sulle tasche dei loro clienti, bandendo certe apparecchiature dai loro locali».

Sempre da Cattolica, nei mesi scorsi, era partita la crociata di Gianfranco Vanzini, coordinatore dell’Ucid (Unione cristiana imprenditore dirigenti) e promotore di un disegno di legge nato per dare un giro di vite al fenomeno del gioco d’azzardo.

La provincia di Rimini è dodicesima in Italia per spesa pro capite al gioco, con 1.873 euro all’anno.