Rimini, 18 luglio 2011 - C’ERA una volta, fino al maggio scorso, un campionato di LegaDue, mentre adesso Rimini è costretta a ripartire dalla Dnb, acronimo che definisce la Divisione Nazionale B, che poi sarebbe quella B dilettanti, che a sua volta fino a poco tempo fa si chiamava B2 (un valzer isterico di nomi). Un risultato che rappresenta già qualcosa, soprattutto se si pensa che il 29 giugno il Basket Rimini Crabs era stato messo in liquidazione, che di solito precede il fallimento.
Ma i granchi, tramite il gruppo che fa capo a Luciano Capicchioni, il manager del settore giovanile, sapranno nuovamente essere ai nastri in un campionato senior grazie a una wild card concessa dalla federazione per tamponare i numerosi ‘buchi’ che si sono venuti a creare nei vari tornei. Senza alcuna velleità, piuttosto con un manipolo di giovani, molti dei quali ancora under 19. Perché le priorità, in questo momento, sono altre.
 

«PER POTER mantenere il nome bisogna fare una liquidazione corretta — spiega il procuratore sammarinese dal suo ‘buen retiro’ estivo alla Vallugola —. Sarà una stagione di transizione, la cosa più importante ora è ripianare le perdite (si parla di un milione abbondante di euro, ndr), nel giro di due-tre anni dovremo azzerare tutto».
 

E I GIOVANI Capicchioni li ha già in casa. In questa nuova realtà di B2 — chiamiamola così, per comodità — giocheranno i bulgari, ormai italiani di formazione, Sirakov (guardia classe ‘92) e Dimitrov, ala-pivot del ‘93 che sarà però ‘italianizzato’ da gennaio. Il play a questo punto dovrebbe essere Gasparin, un ragazzo vicentino del ‘91 che dopo tre anni di giovanili nei Crabs nella passata stagione ha fatto il decimo, a minutaggio pressoché zero, nella Spiga di coach Caja.
 

A PROPOSITO di allenatori, il candidato numero 1 alla panchina è Massimo ‘Cedro’ Galli. «I nostri giovani li conosce, ma una soluzione potrebbe anche essere Lorenzo Gandolfi (il responsabile del vivaio dei granchi, ndr)», lascia aperte due strade Capicchioni, che ha identificato in Giancarlo Sarti, altro uomo della sua scuderia, il dirigente che dovrebbe occuparsi della squadra. «Dobbiamo coinvolgere gli ‘Amici del basket di Rimini’, così come dovremo avere l’appoggio della città e delle istituzioni», lancia un appello ‘Lucky’, che già domani avrà una riunione con i suoi più stretti collaboratori.