Rimini, 18 agosto 2011 - NON BASTA al San Marino una buona prestazione con il Perugia nel primo turno di Coppa Italia per debuttare ufficialmente con un successo. I novanta minuti dell’Olimpico sono subito di spessore per la squadra di Petrone contro la neopromossa blasonata e ambiziosa. Il mercato tiene ancora banco in Repubblica e il tecnico partenopeo per il momento fa con gli uomini che ha sperando di potersi tenere stretto tutti i suoi bomber. Gasparello c’è nonostante le voci insistenti che lo vorrebbero a Bassano e l’attaccante ex Padova per l’occasione fa coppia con Lapadula. L’intesa c’è, manca il gol, nonostante gli ottimi spunti di un sempre acceso Poletti. Il capitano, soprattutto nel primo tempo offre buoni palloni a tutti, ma il risultato resta a lungo immobile sullo 0-0. Al 12’ è proprio il capitano da lontano a mandare a fil di palo, la risposta del Perugia arriva con una conclusione potente di Gucci che Russo alza sopra la traversa. Prima della mezz’ora i titani il gol lo trovano con una deviazione di Gasparello su una punizione dalla destra di Poletti. La bandierina del guardalinee è alta e per il San Marino è tutto da rifare. Ma la formazione di Petrone c’è, gioca un buon calcio e costringe spesso Despucches a metterci i guanti.

NELLA RIPRESA, precisamente dopo sei minuti, è il Perugia a far la voce grossa, anzi grossissima. Cross dalla destra di Anania, Clemente in rovesciata si fa imporre l’alt soltanto dalla traversa. Il conto dei legni è pareggiato al 26’ quando Gasparello su punizione colpisce il palo alla destra del numero uno umbro. Al 29’ Sorbera abbraccia troppo calorosamente Gucci in area, Clemente dal dischetto non sbaglia portando in vantaggio i suoi. Al 34’ la reazione del San Marino e anche l’occasione più importante della riscossa spetta a Pieri, ma l’ex biancorosso fa tutto bene fino al momento del tiro fallendo clamorosamente da buona posizione. Le squadre si allungano con la fatica che inizia farsi sentire per tutti. Ma è il Perugia nel finale ad avere più benzina in corpo. Al 38’ è Gucci a tu per tu con Russo che si lascia parare il tiro. Petrone esaurisce i cambi con l’ingresso in campo di Pigini per Amantini, ma il risultato non cambia e i titani ora attendono il primo derby della stagione, quello in programma domenica prossima (seconda giornata di Coppa) in casa del Santarcangelo.
 

Di Donatella Filippi

 

A FANO DE CENCO FIRMA IL PRIMO ACUTO DEL BELLARIA

E’ BUONA la prima del Bellaria-baby in Coppa Italia con i boys di Campedelli che espugnano il «Mancini» di Fano contro un’Alma Juve ancora in evidente ritardo di preparazione. I biancoazzurri sono più brillanti e scattanti, almeno nella fase iniziale a dispetto di un caldo ferragostano che soffoca respiro e cervello. Il Bellaria fa la partita, specie sul fronte sinistro dove le ripartenze di Rolandone vengono suffragata dall’attivismo di Turchetta in veste di suggeritore e finalizzate da De Cenco che però spesso conclude a salve. Così al 9’ il centravanti si vede respingere la conclusione da un difensore e all’11 su lancio di Forte, De Cenco supera Cossu in velocità e si presenta solo davanti al portiere che gli respinge il tiro. La differenza di preparazione si vede (il Fano è partito due settimane dopo), con i padroni di casa in emergenza titolari e piuttosto imballati. Però alla prima occasione il

Fano fa male: al 29’ Fantini strattona da dietro Morante lanciato in area e l’arbitro assegna il rigore. Dagli undici metri lo stesso Morante prova a piazzare il pallone all’incrocio, ma Renna intuisce e para! Cinque minuti dopo situazione capovolta: Angelelli da dietro interrompe l’entrata in area di Turchetta e anche stavolta arriva il rigore. Sul dischetto va De Cenco che spara un bolide nettamente sopra la traversa. È sempre il Bellaria a rendersi pericoloso con Turchetta (43’) e Forte (44’) tanto da agguantare il meritato vantaggio nell’unico minuto di recupero. Angolo del solito Turchetta con De Cenco che stavolta spizzica bene la deviazione di testa e insacca. Nella ripresa cala il ritmo, ma non le occasioni con il Fano alla ricerca del pareggio. Al 5’ punizione di Piccoli che Marolda devia in rete, ma l’arbitro annulla per fuorigioco. L’occasione più ghiotta capita al Fano al 31’ con Marolda che salta Renna e dal fondo calcia un diagonale che attraversa tutta la porta finendo a lato sul palo opposto.
Nel finale con le energie in riserva per entrambe le squadre, è Beni a sventare il raddoppio prima su De Cenco (46’) e poi alzando un colpo di testa di Mariani.
 

Di Silvano Clappis