Rimini, 30 ottobre 2009 - Grande attesa per il derby tutto romagnolo di domenica tra Rimini e Ravenna. Ecco come si prepara il tecnico dei biancorossi Mauro Melotti, in dieci domande che gli abbiamo rivolto.

 

In questo momento cosa non le piace della sua squadra?

"Non mi piacciono molte cose, è evidente, ma c’è una profonda convinzione di poter migliorare e questo mi piace. Il gioco sin qui non è stato dei migliori e in alcune gare nemmeno l’atteggiamento è stato quello giusto, basta ripensare alla gara di domenica scorsa persa a Terni. Abbiamo, però, il dovere di andare avanti per la nostra strada consapevoli delle nostre potenzialità e con grande umiltà".

 

Guardi la classifica, pensa di avere raccolto tutto il possibile?

"In effetti qualche punto, se guardo alle prime dieci gare giocate fino a questo momento, ci manca. Ripenso, e sinceramente ancora non ho digerito, la sconfitta di Pescina in quei novanta minuti nei quali c’è andato tutto storto pur giocando un’ottima gara. Quei tre punti sicuramente ci mancano, ma uno lo prenderei anche dalle tre gare con Pescara, Taranto e Portogruaro nelle quali, obiettivamente, non avremmo meritato di perdere".

 

La promozione diretta in B sarà un duello tra Pescara e Verona o ci sarà spazio anche per qualcun altro?

"Verona e Pescara erano le più accreditate in estate e ora stanno anche dimostrando tutto il proprio valore sul campo. Sono partite rispettando le attese, ma non è detto che nella corsa verso la promozione non si possa tranquillamente inserire qualche altra squadra".

 

Qualche fioretto meritererebbe la vittoria del derby?

"No, nessun fioretto, magari vorrei esprimere un desiderio e fare una dedica ad un mio amico al quale vorrei tanto ridare la salute, questo sì".

 

Che gara si aspetta?

"Non posso immaginarmi questi novanta minuti, ma so perfettamente quello che voglio dai miei giocatori nel derby come fondamentalmente nelle altre gare. Vorrei una gara di carattere, d’insieme, nella quale si lotti uniti fino al novantesimo".

 

Qual è il giocatore da controllare a vista?

"I tre attaccanti del Ravenna, Packer, Piovaccari e Toledo sono tutti pericolosi. Ma non dimentichiamo Sciaccaluga che sta attraversando un ottimo periodo. Ma in generale è nel complesso che il Ravenna è una buona squadra".

 

Come va affrontato il derby?

"Con tanta, anzi tantissima umiltà e grande spirito di sacrificio. Sappiamo benissimo quali sono in questo momento i nostri limiti, ma dobbiamo in fretta imparare chi siamo, cosa che sin qui non c’è riuscita. Abbiamo ‘cambiato’ i piani troppo spesso".

 

Da qui al giro di boa cosa si aspetta dalla sua squadra?

"Mi attendo miglioramenti continui, non alti e bassi come è stato sin qui. Dobbiamo credere di più nei nostri mezzi e usare questa sicurezza quando siamo in mezzo al campo".

 

Un pregio e un difetto del suo collega in panchina?

"Ha fatto tanta gavetta proprio come me, ha lavorato per un settore giovanile importante come quello dell’Inter. Difetto? Spero ne abbia qualcuno nel preparare la gara di domenica...".

 

Chi vince il derby può cambiare faccia a questa stagione?

"Non conosco alla perfezione la situazione del Ravenna e non posso dire quanto possa essere importante per loro vincere il derby, ma per noi lo sarebbe davvero, anche se in questa stagione i discorsi legati alle ‘gare del rilancio’ li ho sentiti troppo spesso. Sicuramente battere il Ravenna vorrebbe dire dimenticare il brutto passo falso di domenica scorsa in casa della Ternana e darci più fiducia nei nostri mezzi".