"Scusi, indossa le mutande?". E i vigili controllano le modelle

Sabato a Riccione dopo le proteste per le ragazze quasi nude al ‘Body painting’ FOTO I corpi del 'reato'

Riccione, una modella del 'Body painting' in viale Dante

Riccione, una modella del 'Body painting' in viale Dante

Riccione (Rimini), 14 giugno 2015 - Viale Dante, ore 12,30 di sabato 13 giugno, impazza il ‘Body painting’ (foto) con diciassette modelle quasi nude, pronte a farsi dipingere la pelle da cima a fondo, come tele d’autore, da venti artisti provenienti da tutta Italia. Al seguito un pool di foto reporter, giunti a Riccione per immortalare le varie fasi di esecuzione. Ma l’evento, al momento della partenza, ha suscitato turbamento tra alcuni passanti, che hanno chiesto addirittura l’intervento della Polizia municipale. Nel viale a quell’ora c’erano diversi turisti che salivano dal mare con bimbi e ragazzini al seguito. Gli agenti in divisa sono, quindi, corsi sul posto a controllare se le ragazze indossassero almeno il perizoma. Che di fatto al momento del controllo tutte indossavano.

Solo parte di loro, invece, aveva il copricapezzolo che il Comitato d’area Promo Alba – Via Dante, promotore dell’evento, ha raccomandato di usare almeno fino al momento in cui quella parte di corpo sarebbe stata dipinta. Qualche modella più disinibita, in attesa di essere decorata, non ha badato a veli, accendendo così l’indignazione di alcuni passanti, che si sono chiesti come mai questo potesse succedere in un viale centralissimo. Al controllo delle divise, che hanno posto obiezioni anche per il fatto che le modelle, così conciate avrebbero potuto distrarre gli automobilisti, con conseguenti problemi d’incolumità dei passanti, almeno per ora non ha fatto seguito alcun provvedimento.

«Questa è una forma d’arte che sta prendendo piede in Italia, c’è chi lo fa perfino con le donne incinta – premette Pasquale Lonero, presidente del comitato d’area –. Noi abbiamo riproposto il ‘Body art festival’, sull’onda del successo registrato l’anno scorso. E’ vero, qualcuno è rimasto sbigottito, ma qui si vedono soprattutto dei curiosi. Ci può essere un po’ d’imbarazzo nel primo quarto d’ora, ma quando il corpo inizia a essere dipinto si vedono sono curve, nient’altro. Proprio per questo motivo nella prima ora delle performance vietiamo al pubblico di fare fotografie. Credo che tutto sommato creino più scandalo le Peperine». La seconda edizione del ‘Body art festival’, aperto ad artisti e principianti, che oltre alle diciassette ragazze hanno colorato il corpo di tre modelli, è proseguito per tutto il pomeriggio fino alle 18,30, quando la giuria si è riunita per decretare il vincitore. La performance di pittura sul corpo più tardi è continuata quindi con la sfilata delle modelle e dei modelli, accompagnati dalle Harley Davidson. Di seguito sui giardini pensili dell’Alba si è tenuto il set fotografico.. In serata presentazione delle singole performance, intervallata dall’Accademia di danza Antonella Bartolacci.